Il rischio idrogeologico, la diversità micologica, gli alberi monumentali, il censimento dei boschi, il Parco del Convitto Regina Margherita di Anagni, monitoraggio e sorveglianza del sito riproduttivo dell’aquila reale, il gatto selvatico, il fototrappolaggio, le specie aliene, i coleotteri scarabeidi, i corsi d’acqua pedemontani, i siti acquatici artificiali, il lanario e i mammiferi insettivori. Saranno questi i temi sui quali si concentrerà l’ottava edizione della conferenza scientifica “La Biodiversità dei Monti Lepini”, organizzata dalla Compagnia dei Lepini con la collaborazione della Regione Lazio, di Edizioni Belvedere e con il patrocinio del Comune di Roccagorga, che ospiterà i lavori all’interno del teatro comunale di Piazza VI Gennaio.
L’annuale conferenza, giunta all’ottava edizione, prenderà il via domani, sabato 14 ottobre, alle 9:30 con la registrazione dei partecipanti, mentre i lavori si apriranno con l’introduzione di Quirino Briganti, Presidente della Compagnia dei Lepini, e i saluti istituzionali del sindaco di Roccagorga, Carla Amici, e dell’assessore regionale a Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, Giancarlo Righini.
Poi sarà la volta delle relazioni degli addetti ai lavori e dei responsabili delle ricerche condotte in questi anni dalla stessa Compagnia dei Lepini. Alle 12:15 il classico appuntamento con la tavola rotonda, in questa edizione dedicata a “Lo sviluppo sostenibile nel territorio dei Monti Lepini”, che vedrà la partecipazione di Quirino Briganti, di Marco Carpineti, Presidente del Gal Monti Lepini 2023-2027, di Massimo Amodio, Presidente della Fondazione Roffredo Caetani, di Vito Consoli della Direzione Regionale Ambiente della Regione Lazio, moderata da Tiziana Briguglio, giornalista e Vicepresidente di Arga Lazio.
Dopo la pausa pranzo e la proiezione del video “13 miliardi” di Luca Faustinella, si passerà alla seconda sessione di relazioni che si concluderà nel tardo pomeriggio: “Quella della biodiversità sui Monti Lepini – ha spiegato Quirino Briganti alla vigilia dell’evento – è una risorsa sulla quale abbiamo deciso di concentrare le nostre attenzioni in questi anni. L’importanza di avere questo vero e proprio “termometro” dello stato di salute dei nostri territori è nota e dal canto nostro abbiamo il dovere morale ed etico di salvaguardarla e di promuovere ogni azione possa far conoscere e riuscire a tutelare questa nostra ricchezza”.