Estensione ZES alle province di Frosinone e Latina, sulla questione interviene il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, On. Massimo Ruspandini, che dichiara: “Nel Consiglio dei Ministri del 7 settembre 2023 è stato adottato il Decreto Legge recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, c.d. D.L. SUD. Tra le varie questioni previste dal suddetto Decreto è presente anche l’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) comprendente l’intera area del Mezzogiorno che, dal 1° gennaio 2024, sostituirà le attuali 8 Zone economiche speciali (approvate con D.L. 20 giugno 2017 n.91). Il provvedimento estende, a tutto il territorio del Mezzogiorno, le semplificazioni amministrative (autorizzazione unica e riduzione di un terzo dei tempi delle procedure) e il sostegno alle infrastrutture precedentemente concentrati nelle singole aree ZES, anche attraverso l’istituzione di una nuova agevolazione fiscale finalizzata a favorire gli investimenti ed a promuovere l’occupazione. Le novità burocratiche saranno estese all’intera area delle regioni interessate e non solo al perimetro delle attuali ZES”.
“Visto l’ampliamento delle aree interessate, l’omogeneizzazione e l’istituzione di una sola ZES a livello nazionale, si chiede l’estensione di questa a tutte le aree interessate dall’azione della Cassa del Mezzogiorno ed in particolare alle attigue province di Frosinone e di Latina, vista anche la continuità territoriale con il Sud. – Aggiunge Ruspandini – A livello di copertura economica, fonti governative evidenziano come un’unica gestione centrale produca costi comunque inferiori rispetto alla somma dei costi per le otto ZES oggi esistenti. L’agevolazione interessa investitori che realizzano progetti di grande taglia, di importo pari ad almeno 200mila. Il limite massimo, per ciascun intervento, è fissato in 100 milioni di euro”.
“Ciò rappresenterebbe un volano importante per mantenere nelle province di Frosinone e di Latina gli investimenti già presenti ed attrarne di nuovi. Restando fuori dalla ZES si otterrebbe l’effetto contrario di non riuscire ad attrarne di nuovi, rischiando altresì di perdere quelli oggi presenti. Con i parlamentari locali di Fratelli d’Italia, On. Aldo Mattia e On. Paolo Pulciani, abbiamo già richiesto un incontro con il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione, il PNRR e il SUD, Raffaele Fitto”.