Non è stata la presenza di un animale a provocare la caduta mortale di Giulio D’Aliesio dalla motocicletta. La notte tra lunedì e martedì, lungo i tornanti della strada provinciale che collega la città di Cassino all’abbazia Montecassino, erano in sette e secondo le ipotesi investigative stavano partecipando a una gara tra moto e auto lungo le curve più pericolose della zona. La sequenza immortalata in un video che Patrizio D’Aliesio, padre di Giulio, ha consegnato ai carabinieri.
Due giovani era in sella alle rispettive due ruote, tra cui lo sfortunato 19enne, e cinque a bordo di un potente suv. L’immagine è scioccante ma soprattutto illuminante per la ricostruzione dei fatti.
Si vedono nitidamente due moto seguite dall’auto con all’interno guidatore e passeggeri che riprendono con il cellulare. La velocità è tanta per una strada ad alto rischio. Una prima moto accelera ulteriormente, poi si intravede quella con alla guida Giulio che tenta il sorpasso della vettura. Le ruote slittano sul brecciolino adiacente lo sparti traffico in lamiera e la moto fa un testacoda, come un proiettile finisce contro il muro. Poi le grida e il buio.
Una sfida finita in tragedia e sulla quale i Carabinieri e la Procura di Cassino intendono vederci chiaro. I ragazzi sono stati interrogati per ore: sono tutti maggiorenni e amici di Giulio.
L’autopsia ha confermato che la morte del 19enne è arrivata a seguito di un violento trauma toracico-addominale. L’impatto contro il muro non gli ha lasciato scampo.