Il Gonfalone, un’emozione che si rinnova ad ogni edizione: gli atleti veri protagonisti

L'attenta analisi del Gonfalone di Arpino, una manifestazione che dopo 52 edizioni resta l'evento più atteso e partecipato del comprensorio

Arpino – Il mese di settembre mette fine all’estate: è tempo di tornare al lavoro, di rientrare a scuola, di rimettersi sui libri. Ci portiamo dietro l’eco di un agosto emozionante, scandito dagli eventi più attesi. Nella città di Arpino si parla ancora di Gonfalone, in effetti se ne parlerà fino alla prossima edizione, la 54esima, prevista nei giorni venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 agosto 2024.

L’ambito drappo della recente manifestazione, realizzato dall’artista Franco Bianchi Poteca di Fontana Liri, è stato vinto dal Quartiere Ponte; così il presidente dell’associazione, Gian Marco Mancini, che ha gioito con contradaioli e simpatizzanti poco prima di sollevare lo stendardo «Voglio ringraziare gli atleti, i contradaioli del Ponte, gli allenatori, i sostenitori, i componenti del direttivo della nostra associazione: è una vittoria del quartiere, abbiamo vinto tutti. Non abbiamo vinto il Gonfalone oggi, lo abbiamo vinto grazie al grande impegno profuso in un anno intero».

Ricordiamo la classifica conclusiva: Ponte punti 37, Vignepiane punti 31, Vallone punti 29, Collecarino punti 27, Civita Falconara punti 25, Arco punti 25, Vagni punti 22, Vuotti punti 18. Il Gonfalone di Arpino resta un evento che appassiona e coinvolge l’intera città. Il neo sindaco on. Vittorio Sgarbi, dopo averlo visto con i suoi occhi e partecipato alla sfilata di apertura dell’ultima giornata di gare, domenica 20 agosto, dichiarava con entusiasmo «Il Gonfalone è la festa di un popolo che è orgoglioso di essere Ciociaro. Anche io sono Ciociaro oggi, lo sarò domani e finché sarò sindaco di Arpino. Quest’anno Arpino è la capitale di tutta Italia per cui il Gonfalone è di tutta Italia. Una manifestazione che deve crescere, ovviamente con l’aiuto delle istituzioni».

Il Gonfalone di Arpino, il Gonfalone dei Quartieri e delle Contrade partecipanti, il Gonfalone delle tifoserie, il Gonfalone degli atleti: sono questi ultimi i veri protagonisti, che danno il loro massimo per i colori che indossano, si allenano un anno intero per onorare le rispettive gare e tagliare il traguardo con il migliore piazzamento. Esultano se il risultato è quello ambito, piangono se la competizione va male.

Ed eccole le gare, che hanno fatto battere forte il cuore, trattenere il respiro, esplodere il tripudio o abbassare la testa nell’amarezza. Si comincia con la Corsa con gli Asini: il Vallone si mette subito in testa, bravissimo il fantino Nico Vozza che ha condotto la gara con estrema padronanza, senza lasciare spazio a nessuno. Vallone primo, seguono Vignepiane, Vagni, Civita Falconara, Arco, Vuotti, Collecarino, Ponte.

Il Tiro alla Fune si chiude così: Vallone, Vignepiane, Collecarino, Ponte, Arco, Vuotti, Civita Falconara, Vagni. È il secondo anno consecutivo che il Vallone vince il Tiro alla Fune: i “giganti” della contrada salutano «Un ringraziamento a tutti coloro che ci sostengono, anche da dietro le quinte». Queste le prime due sfide in programma nella serata di sabato 19 agosto: la classifica provvisoria ha visto in testa la Contrada Vallone, con 16 punti, la quale si è magistralmente aggiudicata entrambe le gare. Seguono Contrada Vignepiane 14 punti, 3º Quartiere Arco e Contrada Collecarino punti 8, 5º Quartiere Civita Falconara e Contrada Vagni con punti 7, 7ª Quartiere Ponte e Contrada Vuotti punti 6.

Il pomeriggio di domenica 20 si apre con la Corsa con la Carriola: schierati in ordine Arco, Vuotti, Vignepiane, Vagni, Collecarino, Civita Falconara, Ponte, Vallone. Dopo una falsa partenza carica di tensione si inizia con Arco in testa, superato poco più in là dal Ponte il cui atleta si è poi mantenuto avanti fino alla curva del Liceo, in prossimità del traguardo, dove è stato attaccato da Civita Falconara che lo supera definitivamente a pochi metri dall’arrivo, conquistando la vittoria. Quindi il podio è per Civita Falconara, seguono Ponte, Vignepiane, Arco, Vagni, Vallone, Collecarino, Vuotti. È Thomas Manfredi, il vincitore per Civita Falconara, ad esultare «Tanto, tanto, tanto cuore. Una gara vissuta, non dico sofferta perché piacevole e divertente, anche nella fase del riscaldamento e degli allenamenti. Ho vinto perché mi sono divertito, fino alla fine». Una vittoria dedicata a Nicolas Lorenzo Vona, il 29enne arpinate prematuramente venuto a mancare il 19 settembre 2021 a causa di un tragico incidente stradale.

La Gara della Cannata: schierate in ordine le atlete di Vagni, Vuotti, Vallone, Arco, Vignepiane, Civita Falconara, Collecarino, Ponte. Così all’arrivo: Ponte con Arianna Fraioli, Vallone con Sara Puzzuoli, Collecarino con Jlenia Gabriele. Arianna Fraioli conquista la sua nona vittoria consecutiva, sempre con il Quartiere Ponte, e con la diplomazia che la caratterizza dichiara felice «È più facile vincere la prima volta che riconfermare nove vittorie».

Jlenia Gabriele è una icona “storica” della Gara con la Cannata: dopo 10 anni di fermo ha ritrovato la sua grinta, la sua capacità, il suo obiettivo. È tornata a correre con il Collecarino, premiata per il secondo posto per un “errore” della collega del Vallone, Jlenia da grande atleta quale è precisa «Io sono arrivata terza perché seconda è la concorrente del Vallone, che è stata bravissima». La concorrente della Contrada Vallone, Sara Puzzuoli, nonostante si sia piazzata seconda è stata penalizzata in quanto ha toccato la cannata con le mani subito dopo la partenza per cui retrocessa all’ultimo posto, un verdetto che ha visto i giudici tutti favorevoli. Un particolare plauso a questa ragazza: in una partenza obiettivamente confusionaria, che ha visto l’esitazione di diverse atlete disorientate da quella che, a tutti gli effetti, poteva essere un falso avvio, ha portato le mani alla cannata pensando di dover tornare sulla linea di inizio ma poi ha ripreso a correre con determinazione, riconquistando il distacco delle atlete davanti a lei e piazzandosi alle spalle della vincitrice, fino al traguardo, con in cuore la consapevolezza della penalità: malgrado il magone della squalifica certa, Sara è stata capace di affrontare la gara con assoluto spirito sportivo, nella sana competizione. Tanto di cappello! La classifica finale: Ponte, Collecarino, Vagni, Vuotti, Arco, Civita Falconara, Vignepiane, Vallone.

La Corsa con i Sacchi: Vallone, Vignepiane, Ponte, Arco, Collecarino, Vagni, Civita Falconara, Vuotti. Vallone e Ponte partono insieme; Ponte si mette in testa, dietro il Vallone; Ponte continua a salire allungando le distanze, Vallone cerca la rimonta ma non c’è nulla da fare; Ponte ha ormai un vantaggio considerevole, intanto rimonta Civita Falconara che, a pochi passi dal traguardo, supera il Vallone che si piazza terzo. Gioisce Francesco Salvucci, l’atleta che si aggiudica la gara per il Quartiere Ponte «Mi sono ripreso quello che mi avete tolto l’anno scorso, in virtù di quanto accaduto in passato, ero sicuramente più motivato. Ho usato la testa, dall’inizio della gara fino al traguardo». Dietro di lui Civita Falconara, Vallone, Vignepiane, Collecarino, Vagni, Vuotti, Arco.

La Corsa con la Staffetta: dopo una falsa partenza questo è il posizionamento al primo cambio Arco, Ponte, Collecarino, Vignepiane, Vallone, Vuotti, Vagni. Arco ancora in testa al secondo giro, fino all’altezza dell’ex cinema su corso Tulliano, dove il Ponte attacca e si porta primo, aumentando il vantaggio nei successivi giri. Festeggiano gli staffettisti del Ponte che tagliano il traguardo con oltre 50metri di distacco «Prima esperienza bellissima, ci siamo divertiti tanto, atmosfera piacevole, l’accoglienza della città di Arpino è straordinaria, nemmeno in pista si vivono queste emozioni. Ci era stato descritto ma vivere il Gonfalone è diverso. Fantastica la tifoseria: ci è stata data fiducia sin da subito, noi abbiamo dato il massimo per onorare le aspettative, anche grazie al sostegno dei contradaioli». Seguono Arco, Collecarino, Vuotti, Vignepiane, Vallone, Vagni. Il Gonfalone di Arpino, una manifestazione che dopo 52 edizioni resta l’evento più atteso e partecipato del comprensorio. * Di Sara Pacitto

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