“Accogliamo e sosteniamo la proposta della Presidente del Sib Lazio Marzia Marzoli circa la possibilità dei Comuni flagellati di chiedere lo stato di calamità dopo la mareggiata dello scorso 28 agosto”. Così il Presidente di Confcommercio Lazio Giovanni Acampora.
Raffiche di vento fortissime e onde alte oltre i 4 metri hanno devastato il litorale laziale e la Confcommercio scende in campo al fianco dei centri martoriati dagli eventi climatici. “La violenta ondata di maltempo, frutto dei cambiamenti estremi che riguardano il nostro Paese, deve farci riflettere. Sono casi da non sottovalutare e insieme dobbiamo lavorare per prevenire le situazioni di rischio. In questo caso, gli ingenti danni alle strutture balneari esistenti ci impongono di essere vicini ai lavoratori del settore e di applicarci affinché possano ricevere tutti gli aiuti possibili dalle Istituzioni. Stando al Rapporto dell’ONU sul clima, che ha diffuso la Sesta valutazione dell’Ipcc sui cambiamenti climatici, la temperatura globale è aumentata di 1,15 gradi dai livelli pre industriali. Per evitare ondate di caldo estremo, uragani più forti, innalzamento dei mari, scioglimento dei ghiacciai, alluvioni, siccità e altre calamità legate al global warming, è stato sottoscritto negli Accordi di Parigi del 2015 l’impegno a non oltrepassare la soglia di +1,5 °C, che però al ritmo attuale sarà raggiunta già nel prossimo decennio. Ci troviamo quindi di fronte a nuove sfide globali imposte da tali cambiamenti climatici e la prevenzione resta la prima arma da affilare. Siamo accanto alla Presidente Marzoli, uniti nella stessa battaglia a protezione dei tanti professionisti che lavorano e investono quotidianamente nell’economia del territorio e delle aree marittime. Si tratta di provvedimenti urgenti e non procrastinabili e forniremo tutto il nostro impegno affinché vengano adottati”, conclude Acampora.
Il Presidente di Confcommercio Lazio supporta così la richiesta della stessa Marzoli che spiega: “Sosterremo i Comuni per richiedere lo stato di calamità naturale. Il forte vento ha distrutto file di ombrelloni, lettini, strutture esterne, mentre l’acqua in molti casi è entrata anche dentro bar e ristoranti – prosegue la presidente del Sib Lazio aderente a Confcommercio-. Siamo al lavoro per ritornare alla normalità e per fare una prima stima dei danni, che sono ingenti. Sosterremo l’azione dei Comuni nella presentazione della richiesta dello stato di calamità naturale. Siamo purtroppo di fronte a fenomeni sempre più violenti e frequenti, che mettono seriamente a rischio un settore economico vitale, come quello del turismo balneare. Davanti a questo disastro occorre agire in fretta, per dare risposte veloci e concrete. È evidente, infine, che non sia più possibile rincorrere le emergenze ma occorra programmare interventi adeguati per mettere in sicurezza le coste italiane”.