“Abbiamo riacceso il braciere nel Castello dei Conti D’Aquino, luogo natale di San Tommaso D’Aquino. Abbiamo celebrato così l’anniversario della canonizzazione avvenuta 700 anni fa, il 18 luglio 1323. Ora la luce risplende in tutta la valle, simbolo della luce della Sapienza: quella del grande Dottore Angelico che da sette secoli illumina la Cristianità e il pensiero occidentale. Orgogliosi di essere la sua terra d’origine, onorati di essere eredi di una tradizione che viene da lontano, felici di aver ripristinato un’opera che rimanda a un’altra ricorrenza dedicata al nostro più illustre concittadino”. – Così il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco ha commentato un’altra intensa giornata che la città di Roccasecca ha vissuto nel nome di San Tommaso D’Aquino in occasione della ricorrenza della canonizzazione.
“Grazie al maestro Giuseppe Nino Rezza per aver realizzato il braciere, grazie alla ditta Germani per averlo donato alla comunità. Grazie a Marco Evangelista e a Fernando Riccardi per averci illustrato alcuni dei tanti aspetti della innumerevole produzione filosofica di San Tommaso e grazie al Coro Res Musica per averci deliziato con suoni e melodie straordinarie. Roccasecca si è messa in cammino, nel solco della sua millenaria e gloriosa Storia. E siamo solo all’inizio delle tante iniziative in cantiere in questo Triennio”.
Una giornata iniziata con la funzione religiosa nella chiesa del monte Asprano, continuata con il convegno dal titolo “La metafisica dell’essere” curato da Marco Evangelista e Fernando Riccardi, arricchito dal concerto del Coro Res Musica e conclusa con l’accensione del braciere all’interno della cittadella fortificata nel castello dei Conti D’Aquino, reso ancora più suggestivo dal tramonto del sole. Una serie di manifestazioni molto partecipate, con la presenza del corpo sacerdotale cittadino, l’amministrazione comunale, diverse associazioni e tanti fedeli”.
“Nei prossimi giorni – ha concluso il sindaco Sacco – continueranno gli eventi dedicati a San Tommaso D’Aquino e all’approfondimento della nostra storia. Questo Triennio deve essere occasione di crescita e sviluppo per tutto il territorio”.