Il Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare di Informare, Azienda Speciale della Camera di Camera di Commercio Frosinone Latina, ha fatto tappa nella mattinata di ieri, giovedì 29 giungo, a Taranto per l’evento Blue Marina Awards. Per l’occasione, Antonello Testa è intervenuto al convegno “Accoglienza turistica nei Marina”, proseguendo il Road Show italiano 2023 del Blue Forum Italia Network, con un focus dedicato alla Regione Puglia sui dati contenuti nell’XI Rapporto nazionale sull’economia del Mare.
“Dai dati contenuti nel Rapporto di quest’anno, presentato in anteprima al 2° Summit Blue Forum di Gaeta, emerge una crescita esponenziale della Blue economy che muove 142,7 miliardi di valore aggiunto. In termini di occupazione parliamo di 914 mila addetti. I numeri confermano la rilevanza del settore all’interno del panorama italiano ed europeo. Basti pensare al valore della forza moltiplicativa dell’Economia blu: dal Rapporto emerge che l’economia del mare produce un valore aggiunto di 52,4 miliardi di euro e ne attiva altri 90,3 miliardi nel resto dell’economia nel 2021. Considerando questa capacità moltiplicativa di “fare filiera”, la Blue economy arriva a generare complessivamente i 142,7 miliardi di euro di cui sopra, l’8,9% dell’intera economia nazionale. Nel Rapporto vengono considerate 7 filiere, individuate sulla base dei codici ATECO: cantieristica e industria nautica, attività sportive e ricreative, movimentazione di merci e passeggeri via mare, servizi di alloggio e ristorazione, industria delle estrazioni marine, ricerca regolamentazione e tutela ambientale”.
“Entrando nello specifico della dimensione territoriale delle imprese blu – ha proseguito Testa – il 48,4% delle imprese dell’economia del mare si trova nel Mezzogiorno (110.429 imprese), un altro 25,9% al Centro (59.187), mentre si attesta al 14,6% la quota del Nord-Est e all’11,0% la quota del Nord-Ovest. Il Mezzogiorno è l’area con la performance migliore, con un incremento delle imprese blu del 2,7% tra il 2021 ed il 2022, decisamente al di sopra del valore medio nazionale (+1,6%). E parliamo di imprese sempre più giovani, più rosa e più straniere: 20.831 quelle giovanili, 50.492 quelle femminili e 16.181 quelle straniere”.
Poi il Coordinatore OsseMare di Informare ha concentrato il focus dei dati sulla Puglia e sulla provincia di Taranto evidenziando che: “La Puglia, tra tutte le sue filiere del Mare, muove 7,2 miliardi di valore aggiunto e, in particolare nella provincia di Taranto, il Sistema Mare pesa come valore aggiunto diretto 387,8 milioni di euro con 8.173 occupati e 2.253 imprese. Nella graduatoria delle regioni per valore del moltiplicatore la Puglia è all’undicesima posizione. L’effetto moltiplicativo in Puglia è dell’1,4 una percentuale minore rispetto alla media italiana (1,7) e del Mezzogiorno (1,6). Un dato che deve far riflettere. Dobbiamo lavorare su questi numeri, risolvendo le criticità e potenziando i punti di forza. In questa direzione, il Piano del Mare sul quale come sistema camerale stiamo lavorando per dare il nostro contributo, sarà fondamentale. Solo conoscendo i valori economici aggiornati dell’Economia del Mare abbiamo la possibilità di definire la strategia marittima della nostra nazione”.
In conclusione il Coordinatore di OsseMare Antonello Testa ha rilanciato l’ormai prossimo avvio della “Trend Academy nazionale sull’Economia del Mare” che partirà dal turismo nautico, altro tema centrale nel dibattito in corso a Taranto, con l’obiettivo di contribuire a migliorare l’incontro tra domanda e offerta per dare alle imprese una visione sul futuro della Blue Economy ed incoraggiarle ad ottimizzare i propri investimenti.