Oggi, 14 giugno, ricorre la Giornata Mondiale del donatore di sangue. La celebrazione è stata istituita per la prima volta nel 2004 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione circa l’importanza di un gesto che può salvare vite umane. Una regolare donazione di emocomponenti, cioè di tutti i prodotti ricavati dal sangue intero, assicura qualità, disponibilità e sicurezza. E’ un gesto di grande consapevolezza e solidarietà verso che quei pazienti che ne necessitano.
La data non è stata scelta a caso. Il 14 giugno, infatti, è la data di nascita di Karl Landsteiner, medico, biologo e fisiologo. È grazie a lui e ai suoi studi che la trasfusione di sangue diventò sempre più sicura. A Landsteiner si deve l’individuazione dei quattro gruppi sanguigni (A, B, AB e 0), scoperta che gli valse il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1930.
“Donare sangue è un gesto di solidarietà. Unisciti a noi e salva delle vite”: questo lo slogan scelto per l’edizione 2022. A causa della drastica diminuzione delle donazioni di sangue, l’Avis ha rivolto un appello ai giovani.
Chi può donare
Può donare il sangue qualunque uomo o donna di età compresa tra i 18 e i 65 anni e in condizioni di buona salute, con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di riposo retribuita. Chi dona per la prima volta può farlo solamente dopo aver effettuato un colloquio preventivo con i medici ed esami di controllo pre-donazione.