Alessandro Cardinali, candidato sindaco della coalizione Siamo Anagni, interviene sull’autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio per la realizzazione di un impianto di biodigestione nell’area industriale di Anagni. Un argomento che Cardinali conosce bene, in quanto nelle conferenze dei servizi ha rappresentato, come delegato all’ambiente, la Provincia di Frosinone.
“La Provincia di Frosinone – dichiara Cardinali – è stato l’unico ente che, documentazione alla mano, si è opposto in modo chiaro alla realizzazione dell’impianto, che porterà ad Anagni 84mila tonnellate di rifiuti. Una portata decisamente sovradimensionata rispetto alle esigenze del territorio dato che tutta la provincia ne produce trentamila. Questo significa, ed è inaccettabile, che l’impianto è progettato per ricevere rifiuti anche da Roma.
“Un danno per gli anagnini di cui deve assumersi la responsabilità il sindaco Daniele Natalia che ha espresso il suo parere favorevole in fase di rilascio di Via. Fare retromarcia con il successivo parere negativo, con l’ammissione di aver fatto un errore, certo non lo assolve. Inutile che adesso cerchi di condividere, come fa in un video, le responsabilità con altri. Il suo errore non può essere cancellato, soprattutto perché all’inizio della procedura ha tentato di nascondere il suo parere favorevole rilasciandolo personalmente anziché farlo rilasciare dagli uffici competenti. Un parere, l’unico positivo in quella fase, che ha agevolato l’iter per l’autorizzazione, compromettendo il futuro del territorio”.
“Inoltre, la presenza dell’impianto di biodigestione non porta benefici alla collettività neanche dal punto di vista economico. Non è scritto da nessuna parte – conclude – che verranno ridotte le tariffe per il servizio di smaltimento dei rifiuti, in quanto l’amministrazione comunale non è stata in grado neanche di prevedere e garantire queste agevolazioni. Come candidato sindaco e a nome di tutta la coalizione Siamo di Anagni ribadisco l’assoluta contrarietà a questo impianto”.