Alatri – C’è un secondo indagato nell’inchiesta sulla morte di Thomas Bricca il 19enne ucciso ad Alatri con un colpo di pistola alla testa, sotto al ‘Girone’, la sera del 30 gennaio. Nel mirino degli inquirenti è finito il nonno acquisito di Mattia Toson il giovane iscritto per primo sul Registro ed ascoltato nei giorni scorsi in Procura nel corso di un lungo interrogatorio.
L’accusa che la Procura della Repubblica gli contesterebbe è quella di aver sottratto il sistema di videosorveglianza della sua abitazione ma anche di aver fatto sparire la scheda di memoria. Il sospetto è che lo abbia fatto per coprire il nipote. Quelle immagini potevano essere utili per capire gli spostamenti del ragazzo. Ma l’uomo deve rispondere anche di aver tentato di distruggere una pistola scacciacani, poi rinvenuta dagli uomini dell’Arma dei carabinieri. Da capire il motivo. Un importante passo in avanti sul fronte delle indagini che proseguono nel massimo riserbo.
Relativamente agli alibi, intanto, gli inquirenti lavorano per verificare quello di Mattia Toson. Da chiarire un buco d’orario tra l’agguato al 19enne e l’arrivo dello stesso Toson, intorno alle 21, ad una festa in un agriturismo di Ferentino. A quell’evento, stando alla testimonianza di uno degli ospiti, il ragazzo sarebbe arrivato sconvolto.
Nel frattempo, con l’intento di rassicurare i familiari, il Procuratore, Antonio Guerriero, ha annunciato che incontrerà i genitori di Thomas. All’avvocato della famiglia, Marilena Colagiacomo, il magistrato ha comunicato che riceverà Paolo Bricca e Federica Sabellico per un colloquio nella mattinata di giovedì 9 marzo.