Covid e trasporti: le mascherine sui mezzi potrebbero restare

Covid, più che improbabile un nuovo lockdown in autunno ma la misura delle mascherine sui mezzi potrebbe essere prolungata

Covid – “Un lockdown in autunno è una situazione altissimamente improbabile”. Lo ha tenuto a precisare il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, ospite di Sky Tg24 Live in Venezia. “Con 207 casi ogni 100mila abitanti- ha aggiunto- la circolazione epidemica è in netta flessione, abbiamo una riduzione della trasmissibilità e dell’occupazione dei posti letto. Gli indicatori sono tutti favorevoli ma non dobbiamo dimenticare che il Covid-19 è ancora in circolazione nelle sue varianti più contagiose“. Si tratta, ha concluso, “di una situazione buona che, però, non dobbiamo sottovalutare. La pandemia non è finita anche se si va verso la fase di endemicità”.

“In questa fase, in alcuni contesti, possiamo liberarci dall’uso della mascherina- afferma ancora Franco Locatelli-. Credo vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse, ma non è detto, sugli aerei” dopo il 15 giugno.

“Non è detto che in autunno tutti faremo la quarta dose di vaccino anti Covid-19. È troppo presto per dirlo”, dice Locatelli. Ci sono troppe variabili in gioco- ha precisato- e una su tutte è esattamente la durata della protezione da malattia grave. La scienza impara progressivamente anche attraverso gli sbagli e, in più, va detto che non sappiamo quali varianti circoleranno. Troppo presto, dunque. Concentriamoci sul coprire le fasce di popolazione” over 80 e 60-79 con comorbidità“, ha concluso.

“I vaccini sono stati determinanti, hanno salvato molte vite. I dati che abbiamo a disposizione ci dicono in maniera molto chiara che chi ha ricevuto oltre al ciclo vaccinale completo anche la dose booster ha una protezione straordinariamente elevata rispetto al rischio di sviluppare malattia grave”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, ospite di Sky Tg24 Live in Venezia.
“Soprattutto- ha aggiunto- non confondiamo l’eventuale possibilità di infettarsi con le varianti adesso più contagiose e magari anche di sviluppare alcuni sintomi di scarsa rilevanza con un fallimento di vaccino, assolutamente no: l’efficacia vaccinale, all’ultima analisi effettuata dall’Istituto superiore di sanità, è superiore al 90% rispetto al rischio di sviluppare una malattia grave”.

Però, ha infine ammonito Locatelli, “non dobbiamo dimenticarci che esistono categorie di persone in cui dobbiamo insistere di più sulla somministrazione della quarta dose. Per entrare di più nel dettaglio, solo il 35% degli immunodepressi ha ricevuto la quarta dose, che per loro corrisponde alla prima dose booster, e solo il 16% degli over 80 della fascia 60-79 con comorbidità ha ricevuto la seconda dose di richiamo. Loro devono essere ulteriormente protetti”, ha concluso.

Fonte www.dire.it (Agenzia di Stampa Nazionale)

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