Volevano la serie D, la chiedevano a gran voce. I tifosi sorani volevano scappare dal purgatorio di categorie che non appartenevano al blasone volsco e sono stati accontentati. Il Sora calcio ha vinto di prepotenza il campionato di Eccellenza. Ha stradominato il girone B, senza pensare neppure una volta di passare per la lotteria dei playoff. Quest’anno ha viaggiato in prima classe e quell’agognata promozione se l’è guadagnata domenica dopo domenica, asfaltando qualunque avversario, finendo sulle pagine della cronaca sportiva nazionale.
Il 5 marzo, con il 2-0 rifilato al Gaeta, presso il ‘Riciniello’, ha aritmeticamente vinto il campionato con 9 giornate di anticipo e un record incredibile di vittorie consecutive (eguagliato quello nazionale della Villese): 24 in 25 partite, con l’unico neo della prima giornata terminata con la sconfitta a Itri per 1-0. Un passo falso che nascondeva l’imponderabile. Una cavalcata grandiosa, che ha visto i bianconeri spadroneggiare come se fossero già di un’altra categoria rispetto a tutte le avversarie. Non ce n’è stata per nessuna. Merito di mister Alessio Ciardi, che con grande conoscenza della serie, arguzia e capacità di gestione, è stato un fiero condottiero. Merito di un gruppo che non ha mai mollato la presa, affamato come una bestia selvatica, unito, compatto, lucido anche quando la pressione mediatica era alle stelle. Merito di una società che è stata lungimirante e capace di assortire una rosa e uno staff di mentalità e coraggio. Merito di quei supporters sempre presenti e appassionati.
Con 72 punti in classifica (80 gol fatti e 15 subiti) e un distacco dalla seconda di 28 lunghezze, i monumentali sorani tornano in serie D dopo 8 anni. Davanti a 600 tifosi in trasferta. Un’altra pagina di storia. Un capolavoro. Messo proprio nero su bianco. Quando alle 16 della stessa domenica il club è tornato sulle sponde del Liri, il suo popolo era in festa. Piazza Santa Restituta gremita di gente. Giovani tifosi, ultras della vecchia guardia, famiglie, curiosi: tutti erano in centro per festeggiare il loro Sora. Bandiere al cielo, cori, sciarpe, un tripudio bianconero di gioia e liberazione. Quella stesse sensazioni condivise da ogni sorano.
Le reazioni dei protagonisti
All’indomani della storica promozione, mister Alessio Ciardi racconta a Frosinone News: “La promozione è figlia diretta delle scelte prese questa estate, quando abbiamo deciso di alzare l’asticella ulteriormente dopo gli ultimi 3 anni. Queste stagioni addietro ci sono servite da insegnamento per non ripetere gli stessi errori e con tanto orgoglio posso ammettere che questa volta siamo stati perfetti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo scelto uomini con esperienza importante, che avevano già vinto, atleti di spessore. Nessuno, però, poteva immaginare questo percorso. C’è tanto entusiasmo da parte di tutti, un entusiasmo strepitoso in tutta la città. Il percorso di questa squadra non si ferma qui, spero che continueremo a mietere successi. Da qui alla fine del campionato non vogliamo falsare nessun verdetto, non vogliamo regalare niente a nessuno. Siamo già in preparazione per il prossimo match domenicale per stabilire il record italiano assoluto e poi continueremo a fare ciò che sappiamo fare meglio: continuare a vincere tutte le partite. Primo obiettivo superare queste 24 vittorie, secondo rafforzare il primato nazionale e terzo superare i 90 punti stabiliti dalla Lupa Castelli Romani nel 2013”.
Abbiamo ascoltato anche la reazione dell’esperto attaccante Claudio Corsetti, capocannoniere del girone con 19 reti: “La promozione è stata l’acme di una stagione fantastica, il coronamento di mesi soddisfacenti. Vincendo con larghissimo anticipo abbiamo regalato una gioia immensa a tutti i nostri sostenitori, questo ci rende ancor più orgogliosi. Vedere la felicità negli occhi di chi ci tiene davvero, dai componenti della società fino all’ultimo cittadino, è stata la cosa più appagante. Da parte nostra avevamo l’impegno di provare a salire in D, di rendere onore ad una piazza storica e blasonata, che ha vissuto il calcio che conta e siamo stracontenti di esserci riusciti. Vincere il campionato nello stesso giorno in cui abbiamo eguagliato il record di successi consecutivi è stato speciale. Ora torniamo però in campo ad allenarci per implementare il record e continuare a vincere la domenica”.
L’altro attaccante Federico Di Stefano, sorano doc, ha invece lasciato ai social il suo commento a questa favola a lieto fine, scrivendo su Facebook: “Per Sora, per i sorani, per chi ha permesso tutto questo. È successo…dopo anni difficili in cui la luce si è fatto desiderare, oggi il sole torna a splendere. Un lungo percorso costruito con il tempo, tra gioie, amarezze, vittorie e sconfitte ma con la costante voglia di rialzarsi per continuare a correre verso l’obiettivo, raggiunto in un’annata semplicemente straordinaria fatta di record e successi che resteranno negli annali calcistici in cui il nome di Sora è tornato grande. Vincere è sempre bello, vincere con la tua maglia è meraviglioso. È il grande giorno di chi non hai mai mollato e fortemente lo ha desiderato. Sora ha vinto. È ‘D’!”.
Altrettanto fa il collega di reparto, Gian Piero Tozzi, che sempre su Facebook ha scritto: “Ci sarebbero tante cose da dire ma è difficile ancora realizzare quanto abbiamo fatto…Una squadra partita il primo agosto con l’obiettivo di vincere senza nascondersi mai, è diventata col tempo una famiglia che ha sempre cercato di alzare l’asticella non accontentandosi di vincere, ma volendo scrivere una pagina della storia del calcio. Se ci fermiamo un attimo a pensare è questo che abbiamo fatto: 24 vittorie consecutive e festeggiare la promozione a Marzo come mai nessuno prima! Sono orgoglioso di aver preso parte a questa cavalcata con indosso una maglia storica come quella del Sora e forse durante i festeggiamenti in piazza ho capito una volta in più cosa significasse e che valore assume per ogni tifoso…dal bambino all’adulto che l’ha tatuata addosso da tutta la vita! Ringrazio tutti i miei compagni, è stato un onore e un piacere giocare ogni domenica al vostro fianco, meritate il meglio. Ringrazio i tifosi che ci sono sempre stati vicini e questo successo spero dia luce alla città di Sora perché merita davvero tantissimo. Ringrazio lo staff e ogni persona della società che ci ha sostenuto. Ora mancano ancora due mesi da passare insieme con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto finora perché…il meglio Deve ancora venire!”.
Il vicepresidente del Sora, anch’egli figlio di questa terra rigogliosa, Gianluca Parente, lascia al nostro giornale parole colme di emozione e felicità: “Questo campionato resterà nella storia della nostra gloriosa società calcistica. Tanti sono i record raccontati dal calcio ma viverli, costruirli e farne parte é più che una soddisfazione. La promozione nella serie D é fatta di tante componenti. In primis i ragazzi ed il mister con tutto il suo staff, a testimonianza che fin dall’inizio hanno creduto nella forza di questa squadra e nella serietà del club; allenamento dopo allenamento, senza mollare un centimetro, hanno dimostrato attaccamento alla maglia bianconera. Senza volere parlare dei record che hanno arricchito questo salto di categoria, rendendolo unico. Tante sono le squadre ad aver vinto campionati ma vincerlo così con questi numeri non ha prezzo. Altra componente sono i dirigenti che ringrazio uno ad uno: il loro lavoro dietro le quinte permette la realizzazione dei nostri obiettivi”.
Il plauso del sindaco
Il sindaco Luca Di Stefano, presente anche lui alla trasferta di Gaeta, è stato uno dei primi a festeggiare il traguardo della sua città e, intervistato da Frosinone News, spiega: “La promozione del Sora Calcio è una gioia per tutta la città. Ho assistito, a Gaeta, alla partita che ci ha assicurato la promozione in serie D, orgoglioso della mia squadra. La Città di Sora dopo tanti anni torna a contare anche nello sport più popolare. Questa è stata una stagione fantastica, partita dopo partita, risultato positivo dopo risultato positivo abbiamo visto cresce l’attenzione intorno ad una squadra che ci sta facendo rivivere i fasti del passato. Arrivare in Serie D eguagliando un record nazionale è fantastico! Devo ringraziare tutti gli artefici di questo brillante risultato, in primis la dirigenza della società che ha saputo consolidare la realtà sportiva, il mister Alessio Ciardi che ha saputo costruire un gruppo granitico, che è cresciuto partita dopo partita, facendoci divertire e ci ha dato le giuste motivazioni per tornare allo stadio. Un grazie va a tutti i giocatori che con impegno e dedizione hanno riacceso una passione ardente per la squadra cittadina. Infine a grazie particolare a tutti i tifosi che non hanno fatto mancare mai il loro supporto, assicurando sempre il loro calore”.