Cani e gatti travolti e lasciati morire sull’asfalto: quando la crudeltà è anche un reato

Sora - Si moltiplicano i casi, ma bisogna ricordare che l'omissione di soccorso di un animale investito da cui ne derivi la morte è reato

Sora – Cani e gatti investiti e lasciati morire per strada, senza nessun tipo di soccorso. Sta diventando una vera e propria piaga con diversi episodi concentrati in pochissimi giorni. Proprio oggi una signora della città volsca ha segnalato questa terribile vicenda su Facebook, spiegando che, quotidianamente si prende cura di una colonia felina presso il sotto ferrovia, ma questa mattina, purtroppo, si è trovata davanti una scena raccapricciante.

Una delle gatte che accudisce era stata travolta e lasciata sull’asfalto. Non è la prima volta che capita e non è la prima volta che tocca a lei rimuovere la carcassa del povero animale dalla strada. Non parliamo, quindi, di fatti isolati. Di appena un paio di giorni fa una situazione simile che però riguarda una cagnolina.

La stessa era uscita a fare il suo solito giro mattutino in compagnia della mamma per poi tornare nel posto dove sono state ospitate e vengono nutrite e curate da un signore che le ha salvate dalla strada. Quella strada su cui la cucciolotta ha trovato la morte, nell’indifferenza generale. In via Barca San Domenico, il giovane esemplare di cane è stato travolto senza che nessuno vedesse nulla, senza che nessuno si attivasse per salvarla. Eppure forse qualcosa ancora si poteva fare. Basti pensare che Raissa – questo il nome della dolce quattro-zampe – è spirata tra le braccia del suo padrone che era uscito a cercare lei e la madre, allarmato dal mancato ritorno, come ci ha raccontato lui stesso. Un lasso di tempo in cui magari si sarebbe potuto soccorrere la pelosa. Ma con lei c’era solo la madre a guaire disperata.

Vicende che toccano le corde più sensibili dell’animo umano e che sollevano diversi interrogativi. Come si fa a restare inermi di fronte alla sofferenza di un’anima innocente? Come si fa a voltare le spalle e andarsene? Oltre che una cosa disumana dal punto di vista morale è bene ricordare alle persone che investire un cane o un gatto e scappare si configura come un reato e pertanto è punibile per legge.

A tal proposito, l’articolo 544-bis del Codice penale prevede il reato di uccisione di animale – punito con la reclusione da quattro mesi a due anni – tutte le volte in cui viene procurata la morte dell’animale per crudeltà o senza necessità. Secondo la Cassazione, tale reato si può configurare non solo con una condotta attiva, ma anche passiva: tale è ad esempio quella di chi non presta soccorso al cane o gatto investito. Risultato: se è vero che l’omissione di soccorso dell’animale investito è solo un illecito amministrativo, qualora da ciò derivi la morte dell’animale stesso scatta il reato. 

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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