Le elezioni regionali del Lazio sono ormai in dirittura d’arrivo: si voterà domani, domenica 12, e lunedì 13 febbraio per rinnovare presidente e consigli regionale.
Per il centrosinistra in campo Alessio D’Amato, sostenuto da Pd, Lista Civica D’Amato, Demos, Più Europa-Radicali, Volt, Verdi-Sinistra, Psi, Terzo Polo con Azione e Italia viva. Per il centrodestra (Civica per Rocca, Fratelli d’Italia, Noi moderati-Sgarbi, Forza Italia, Lega, Udc) corre Francesco Rocca, ex presidente della Croce rossa, indicato dalla premier.
Il M5S punta sulla giornalista Rai Donatella Bianchi, sostenuta dai pentastellati e dal Polo progressista. Per Unione popolare c’è l’ex sindacalista della Fiom-Cgil, Rosa Rinaldi. Il Pci, invece, sostiene Sonia Pecorilli, infermiera.
L’80% dei seggi del Consiglio (40 consiglieri) sarà assegnato, con metodo proporzionale, alle liste circoscrizionali concorrenti presentate su base provinciale. Sotto forma di premio di maggioranza alle liste collegate al presidente eletto, sarà assegnato il restante 20% dei seggi (10 consiglieri).
Le cinque circoscrizioni regionali (Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo) vedranno assegnarsi i seggi in proporzione alla popolazione risultata residente all’ultimo censimento generale. Alla ripartizione dei seggi nelle singole circoscrizioni si provvede dividendo il numero della popolazione nella Regione per i quattro quinti (40) dei componenti del Consiglio regionale, Presidente della Regione escluso, e assegnando i seggi in proporzione alla popolazione di ogni singola circoscrizione.
Viene proclamato presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. A differenza delle elezioni amministrative, non è previsto un ballottaggio in caso di mancato raggiungimento da parte di un candidato della maggioranza assoluta.