Elezioni Frosinone, Vicano candidato sindaco: l’intervista esclusiva – Sono molti i temi inseriti nei punti, linee guida o programmi dei candidati alla fascia tricolore. Ma ci sono alcuni argomenti con aspetti più scottanti che riguardano situazioni complesse, che pongono di fronte a decisioni sul continuare o meno su strade – anche molto diverse – imboccate dalle amministrazioni precedenti. Abbiamo posto domande a tutti i candidati alla carica di sindaco. Questa volta a rispondere è Mauro Vicano.
Qual è secondo lei la vocazione economica di Frosinone per i prossimi 5 anni?
“Il futuro economico del Capoluogo risiede nel settore manifatturiero, nel quale Frosinone può recitare un ruolo di primissimo piano. A tal fine sarà necessario creare le necessarie infrastrutture che possano agevolare lo sviluppo del comparto”.
Cosa può fare il comune in termini di politica economica per incentivare il lavoro e bloccare la fuga dei giovani?
“E’ necessario puntare in maniera decisa sulla creazione di un vero e importante polo universitario. Serve poi creare le condizioni per favorire l’occupazione e incentivare l’accesso al mondo del lavoro. Accanto a ciò bisogna potenziare i servizi rivolti ai giovani e di conseguenza far sì che o non vadano via o, nel caso optino per tale scelta, che possano tornare nella loro città”.
Cosa intende fare per favorire la crescita della nostra Accademia e dell’università?
“Quanto all’università, la prima cosa da fare è dotarla di una sede adeguata essendo quella attuale del tutto non idonea. Per l’Accademia, invece, è indispensabile incrementare i corsi”.
Quali sono le sue priorità infrastrutturali per il Capoluogo?
“Innanzitutto il miglioramento della viabilità (con la revisione radicale del sistema delle rotatorie di De Mattaheis che tanti disagi provocano alla popolazione). Quindi, la messa in funzione dell’ascensore inclinato (attraverso l’incarico ad un tecnico qualificato che individui la soluzione per riattivarlo). Inoltre, bisogna puntare sulle nuove tecnologie e sulla fibra ottica”.
Come intende gestire la macchina comunale e quali scelte di bilancio e di riorganizzazione pensa di attuare nella sua legislatura?
“Due gli obiettivi prioritari: formazione e incremento del personale. Miglioramento dell’efficienza della macchina comunale. Risposte rapide ai cittadini con tempi certi nell’evasione delle pratiche”.
Quale è la sua idea per l’area dell’aeroporto Moscardini?
“Due le possibilità: realizzarvi l’aeroporto di cui si parla ormai da tanti anni oppure trasformare l’area in un grande campus universitario”.
Il Parco Matusa deve rimanere così, oppure va trasformato?
“Su tutto va migliorata la manutenzione del parco, quindi va potenziato il verde, va riqualificata l’area per i cani e sfruttata meglio la tribuna. Inoltre, va riaperto il punto ristoro”.
Progetti per il Centro storico?
“La parte antica deve divenire il volano per lo sviluppo dell’intera città, trasformandola in un “salotto” dove trascorrere ore e giornate serene e in allegria. Vanno adottate politiche per favorire la riapertura delle troppe attività commerciali che negli anni hanno chiuso i battenti e per supportare quelle che ancora oggi resistono. Ancora, vanno studiate soluzioni adeguate per evitare che, in concomitanza con le isole pedonali, i residenti restino “reclusi” in casa per giorni interi”.
E il fiume Cosa?
“Abbiamo un progetto per valorizzare il fiume Cosa, ricco com’è di tesori storici e archeologici oltre che naturalistici. Un progetto che faccia del Cosa un’attrazione e una ricchezza per tutta la città e tutto il territorio. Senza dimenticare la sua funzione nevralgica per “ricucire” tutta la città, visto che il corso d’acqua attraversa l’intero territorio comunale”.