Un laboratorio per sviluppare super droni per missioni civili ‘impossibili’ e ad alte prestazioni, controllati da remoto e in grado di effettuare ispezioni anche in ambienti ‘off limits’ come quelli nucleari, dotati di sistemi avanzati di acquisizione e archiviazione di big data. Ma anche un’Accademia di volo per l’addestramento teorico e pratico per piloti di droni, aperta anche al pubblico e con relativo campo scuola da 1.500 metri quadrati, autorizzata e certificata dall’Enac.
Sono i due elementi principali del progetto ‘Exadrone’, sviluppato nei laboratori del Centro di ricerca Enea del Brasimone, sull’Appennino bolognese, dove ha sede proprio l’accademia di volo. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 581.000 euro su un totale di 775.000 euro, nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto tra Enea, Emilia-Romagna e Toscana.
“L’utilizzo dei droni è la grande sfida della mobilità futura – commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla- ma già oggi consente rilevazioni in settori impensabili fino a pochi anni fa. I risultati della ricerca sul progetto Exadrone rappresentano una svolta per le indagini in ambiti critici, confermando il Brasimone come un centro di ricerca tecnologica avanzata di livello internazionale, capace di sperimentazioni in grado di portare innovazione sia in ambiti civili che industriali. Qui vogliamo continuare ad attirare le migliori intelligenze e lavorare su progetti di qualità per lo sviluppo futuro dell’Emilia-Romagna e del nostro Paese”.
Fonte www.dire.it