Si è tenuta ad Isola del Liri la direzione provinciale di Azione. Nell’incontro, allargato a tutti gli amministratori che fanno riferimento al Partito di Calenda, si è discusso dell’imminente appuntamento elettorale per l’elezione del Presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone.
“Il nuovo assetto istituzionale delle Province – hanno evidenziato dalla direzione provinciale di Azione – disegnato dal provvedimento ‘Delrio’, ha radicalmente mutato le modalità di elezione del Consiglio e del presidente della Provincia privando totalmente i cittadini di esprimersi su tale scelta e delegando totalmente gli amministratori attraverso una consultazione detta ‘ponderata’. Questa modalità – hanno aggiunto – di fatto indebolisce senza dubbio, la capacità di comporre politicamente schemi politici programmatici ed eventuali alleanze da sottoporre al vaglio degli elettori, che di fatto sono chiamati fuori dalla possibilità di scelta”.
Sotto la lente sono finiti il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, quello di Sora Luca Di Stefano ed il primo cittadino di Arce Gino Germani. Ognuno di loro sostenuto da accordi trasversali di ogni formazione politica provinciale coinvolta.
‘Il nostro Partito – hanno fatto natare il segretario Provinciale di Azione Antonello Antonellis – si è sempre posto e si pone in posizione dialogante con tutte le forze politiche che siano disposte ad aprirsi con noi su temi importanti, sia sul piano nazionale che su quello locale. Proprio per questa ragione, una nostra delegazione è impegnata in una serie di incontri e di confronti. È chiaro però che le modalità di elezione lasciano ampi margini di discrezionalità al singolo consigliere comunale, al singolo amministratore, di operare la sua scelta in merito alla fiducia da accordare ad ogni candidato Presidente”.
“Noi appoggeremo le scelte che i nostri amministratori faranno il 18 dicembre. E continueremo in questi giorni a proporre le nostre idee in merito ai temi dell’ambiente, dell’energia, dei rifiuti ed ogni altro ambito amministrativo di competenza delle province. Come altrettanto – ha concluso – continueremo a ribadire la necessità di un ritorno all’assetto istituzionale precedente la riforma, che restituisca il potere di delega nelle mani dei cittadini”.