Dopo l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, gli utenti più ‘ribelli’ all’eccentrico imprenditore sono alla ricerca di nuovi lidi. Negli ultimi giorni, è schizzata alle stelle la popolarità di Mastodon, un social network creato sei anni fa ma finora rimasto di nicchia. E che, come specifica la stessa piattaforma sul proprio sito ufficiale, è un “social networking che non è in vendita“.
COSA È MASTODON
A sviluppare la piattaforma nel 2016 è stato il tedesco Eugen Rochko. Anche su Mastodon, come su Twitter, gli utenti possono postare brevi messaggi (al massimo 500 caratteri), chiamati ‘toot‘, e utilizzare gli hashtag. Ma la differenza principale con il social dell’uccellino creato dallo statunitense Jack Dorsey sta nel fatto che Mastodon è una piattaforma distribuita, senza una unica proprietà: i server sono gestiti dagli utenti che decidono di contribuirvi. Per questo, Mastodon è formato da una serie di ‘sotto-social’, a cui si può aderire quando ci si iscrive al sito.
Esistono anche delle liste e dei filtri per trovare i social network di proprio interesse, per area geografica o temi di interesse. Quando si sceglie il primo social a cui iscriversi, questo apparirà nel nickname di Mastodon: una sorta di ‘indizio’ per gli altri utenti sulla provenienza del nuovo arrivato.
L’AUMENTO DI POPOLARITÀ DI MASTODON
Secondo Rochko, nell’ultima settimana la piattaforma ha registrato oltre 230mila nuove iscrizioni, portando il totale degli utenti di Mastodon a circa 4,5 milioni. Difficile pensare a una coincidenza rispetto all’acquisto di Twitter da parte di Musk. E a ingolosire i detrattori del boss di Tesla e Space X c’è il fatto che, essendo Mastodon una piattaforma aperta, controllarla interamente è praticamente impossibile.
LA SFIDA DI MASTODON A TWITTER
Se quindi Musk, dopo aver completato l’acquisto di Twitter, ha scritto sul suo social network preferito “l’uccellino è stato liberato”, a non volersi sentire in gabbia e a cercare libertà sembrano essere proprio i suoi utenti. Anche se allo stato attuale è difficile che Mastodon possa rimpiazzare il colosso appena rilevato da Musk. Soprattutto se, come insistono alcuni rumors, nella piattaforma dell’uccellino tornerà Donald Trump dopo il ban seguito alle rivolte contro il Congresso Usa del 2020.
Fonte www.dire.it