“Per me è un grande onore essere qui nella veste di Presidente di Assonautica perché, mai come in questo momento, all’economia del mare si sta restituendo finalmente quella centralità indiscutibile, considerato il ruolo di primo piano del nostro Paese nel mediterraneo. L’istituzione del Ministero del Mare, fortemente richiesta da Assonautica, è una scelta politica strategica e mi auguro che si possa finalmente avere un interlocutore unico che risolva i corto circuiti della frammentazione delle competenze tra i diversi ministeri, che fino ad ora hanno rappresentato un ostacolo per una visione unitaria dell’intero comparto. Questo lavoro è solo all’inizio, dobbiamo capire quali deleghe verranno attribuite sul Mare. Confidiamo in chi è ai vertici delle Istituzioni affinché si possa passare alla concretezza di quelle azioni che non sono più procrastinabili”. – Così il presidente di SiCamera, Assonautica italiana e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, è intervenuto nella mattinata alla tavola rotonda “Sali a bordo del futuro – Città e porti elettrificati. La mobilità sostenibile in mare”, organizzata da Enel presso Palazzo ‘Cardinale Tommaso De Vio’ a Gaeta.
Presenti Mons. Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta; il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese; il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli e il comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta, Angelo Napolitano. Alla tavola rotonda, ‘La mobilità sostenibile in mare: nuove sfide’, sono intervenuti Sonia Sandei, Head of Electrification Enel Group; Paolo Baldoni, CEO Garbage Group; Antonello Testa, Delegato all’Economia del Mare di Informare, Azienda Speciale della Camera di Commercio Frosinone Latina; Luciano Serra, Presidente Assonat; Raffaella Giugni, responsabile relazioni istituzionali Marevivo; Adriano Madonna, biologo marino EClab Università di Napoli Federico II e Carmela Cassetta, Presidente Ente Parco Riviera di Ulisse. Intervenuti, nel corso della mattinata, anche Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde e Roberta Lombardi, Assessora alla Transizione Ecologica ed alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio. A moderare gli interventi la giornalista Donatella Bianchi.
“Siamo sul ‘ponte di comando’, qui riuniti; vedo il presidente Assonat Serra, le autorità e dico a voi ed a me stesso che, insieme, dobbiamo guardare ai fatti, dare concretezza alle nostre parole. Qui a Gaeta – ha proseguito Acampora – occorre dare attuazione effettiva all’Area sensibile. Bisogna farlo attraverso la delocalizzazione fuori dal Golfo degli impianti di mitilicoltura ed itticoltura. Tutte le attività economiche e sportive, illustrate nel nostro Rapporto sull’Economia del Mare, devono coesistere in un’ottica di sostenibilità attraverso l’impegno di ognuno di noi. Ebbene, oggi siamo qui a parlare di sostenibilità ma vorrei che ci soffermassimo sul vero concetto di sostenibilità che, nelle scienze ambientali, è la condizione di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione, e quindi della comunità presente, senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri. Sono convinto che l’Economia del Mare possa e debba guidare il processo di transizione sostenibile, sociale e digitale del nostro Paese. Ma occorre una strategia di sviluppo che ne valorizzi tutte le componenti, per affermare in sede europea il nostro ruolo centrale economico e non solo geografico”.
“In questa logica, il protocollo siglato da Assonautica ed Enel – ha aggiunto il presidente – con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale ed energetica della nautica da diporto e delle attività connesse, rappresenta un’opportunità concreta, in coerenza con l’azione che Assonautica da tempo porta avanti. Se il traffico mercantile fosse uno stato sarebbe il sesto al mondo per inquinamento atmosferico globale prodotto. Va da sé che elettrificare il piccolo cabotaggio è possibile e significativo ma ciò è di difficile attuazione quando parliamo di grandi navi. Basti pensare che le 200 navi da crociera presenti in Europa, quando sono in navigazione, inquinano da sole più di 200 volte il parco automobilistico dell’intero continente. Fatte le dovute premesse, in questo scenario, avere un partner di primo piano come Enel, con un’esperienza consolidata in progetti di elettrificazione, economia circolare e sostenibilità, risponde alla logica della concretezza nella quale le sinergie pubblico-privato si devono realizzare su progettualità che rispondano alle reali esigenze delle imprese. Voglio ringraziare Enel per aver scelto Gaeta tra le tappe di questo tour che sta realizzando, perché il legame con il mare di questa città ha una lunga storia e perché proprio qui a Gaeta, che fu denominata la “piccola Venezia del Tirreno”, la Camera di Commercio, che ho l’onore di presiedere, si è messa in prima linea dando vita al Blue Forum Italia Network. Una “rete aperta” dove gli attori di ogni settore dell’Economia del Mare possono dare il loro contributo per accompagnare la Transizione ecologica e digitale del Mare. Siamo già al lavoro per l’edizione 2023, che sarà focalizzata anche sul nuovo Ministero del Mare, per ragionare insieme su questa nuova opportunità, convinti che questa sfida coinvolga tutti, con responsabilità che vanno assunte prima di tutto dalle Istituzioni e dalle Associazioni imprenditoriali”.
L’intervento di Antonello Testa
“Il Mare rappresenta la nostra vera opportunità per ripartire con un progetto di sostenibilità che possa coinvolgere progressivamente tutte le coste italiane. – Così il Delegato all’Economia del Mare di Informare, Antonello Testa, nel suo intervento – Con il nostro X rapporto nazionale dell’Economia del Mare, portato avanti con Unioncamere Nazionale, quest’anno, in particolare, abbiamo voluto porre una maggiore attenzione sugli aspetti legati alla sostenibilità ambientale. Abbiano iniziato ad analizzare gli investimenti delle imprese nell’Economia del Mare. Le imprese che hanno investito in tecnologie a maggior risparmio energetico, idrico e/o minor impatto ambientale nel quinquennio 2016-2020 rappresentano il 22,5 % nell’Economia Totale, ma il dato interessante è che nell’Economia del Mare rappresentano circa il 29%, di cui il 22,3% nei processi produttivi e l’8,4% nei prodotti.
Le imprese dell’Economia del Mare che hanno investito in tecnologie Green divise per comparto sono: il 33,7 % nei Servizi di Alloggio e ristorazione; il 24,6% nelle Attività sportive e ricreative; il 24,3 % nelle Attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale; il 22% nella Filiera Ittica; il 21,5 nella Filiera Cantieristica; il 18% nella Movimentazione di merci e passeggeri via mare.
La vera scommessa sarà quella di accompagnare gli investimenti delle nostre imprese di mare verso l’applicazione di energie sempre più pulite. Il Blue Forum Italia Network deve e dovrà sempre di più sostenere questo percorso. Infatti – ha concluso Testa – stiamo terminando con tutti gli utenti del mare la formulazione del Primo Manifesto Blue Italiano, presentato allo scorso Summit Nazionale sull’Economia del Mare a Gaeta, per lanciare in modo ancora più forte questa sfida”.