Un sit in di protesta quello che è stato organizzato dai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil davanti i cancelli della cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia. L’industria, che avrebbe dovuto riaprire domani, dopo quasi un mese di blocco forzato e circa 300 operai in cassintegrazione, non ha però ottenuto dalla AeA, la società che si occupa della gestione dei depuratori industriali del Lazio, le deroghe al superamento dei limiti di sversamento nel depuratore Cosilam.
La deroga è stata negata perchè la struttura, seppur sottoposta a messa a norma dopo anni di degrado, non è omologata per accogliere oltre un tot di liquami. Se il dottor Barillaro, amministratore giudiziario della AeA avesse concesso deroghe, in poche in tutta l’area si sarebbero nuovamente presentati fetori e sversamenti irregolari. Per poter evitare questo è necessario che la Cartiera riveda la funzionalità dell’impianto interno che deve essere adeguato ai parametri di Legge.
La protesta degli operai e dei sindacati, seppur legittima, potrebbe rivelarsi un buco nell’acqua perchè sia il magistrato che la l’amministratore giudiziario non posso autorizzare lo sversamento oltre il limite consentito dal Ministero dell’Ambiente. Perchè con le indagini svolte nei mesi scorsi e i rilevamenti dell’Arpa si è ‘certificata’ una situazione a livello di inquinamento oramai insostenibile. E se i parametri non verranno rispettati scatteranno altre denunce e sequestri.