“I piccoli comuni italiani come fulcro dell’identità nazionale da preservare e come realtà territoriali importanti da sostenere”. Questa è la sintesi della visione del Senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini, candidato unico del centrodestra nel Collegio uninominale di Frosinone-Sora della Camera dei Deputati. Visione che dovrà essere trasformata in legge dello Stato dal prossimo governo.
“Uno dei primi obiettivi appena eletto sarà quello di presentare alla Camera una proposta di legge a favore dei piccoli comuni. La globalizzazione ha spazzato via i vecchi equilibri territoriali, cambiando il tessuto sociale, economico e persino culturale della nostra comunità nazionale. A farne le spese sono stati soprattutto i piccoli comuni, di cui l’Italia è ricca, e che rappresentano il vero centro nevralgico della nostra identità immateriale da tutelare, garantire e difendere”.
“In ogni zona d’Italia i piccoli comuni, da centri importanti della vita associata, si sono trasformati in terra d’emigrazione, con le giovani generazioni che scelgono di andare, quando va bene, nelle nostre grandi città o, quando va male, all’estero, causando una crisi demografica ed uno spopolamento generale dei piccoli centri che poi diventano anche, di conseguenza, crisi economica. Nei piccoli comuni italiani molto spesso i servizi essenziali mancano. Non ci sono farmacie, presidi sanitari, sportelli bancomat, negozi alimentari, dipendenti comunali e forze dell’ordine.
“È una situazione figlia dello spopolamento, ma è anche il frutto avvelenato della logica del profitto e di un mercato distorto che, per risparmiare da un lato e guadagnare dall’altro, priva le persone dei servizi essenziali, che incidono poi profondamente sulla vita quotidiana del cittadino. Ecco, a differenza della sinistra, arroccata nei suoi “fortini” al centro delle metropoli, noi ci preoccupiamo di questa situazione perché abbiamo a cuore questo Paese e conosciamo bene l’importanza dei piccoli comuni. Questa è una situazione che causa un pericoloso scollamento tra metropoli e periferie, con le seconde sempre più trascurate e disilluse. Vogliamo invertire questa tendenza. Le soluzioni alla crisi dei piccoli comuni e delle comunità di cittadini che vi abitano non sono le alchimie burocratiche (si veda la strutturazione delle “Unioni dei Comuni”), che non forniscono servizi in più; la ricetta è la preservazione delle identità immateriali di questa terra”.
“Identità che vanno tutelate grazie ad interventi legislativi mirati, che consentano allo Stato centrale, alle Regioni ed alle Province di intervenire direttamente, ognuno per le proprie competenze, sui territori, restituendogli dignità e ripopolandoli. Per tutelare le identità della nostra terra c’è bisogno che anche i piccoli comuni siano attrattivi. Fratelli d’Italia ed il centrodestra hanno la ricetta giusta per fare questo. È una battaglia che mi intesto da subito e che porterò avanti”.