Ceccano verso il voto: Di Pofi pensa alla filiera della destra, Querqui raccoglie firme con Fontana

Raccolte di firme, volantinaggi, dichiarazioni e spot: la campagna elettorale prosegue mentre si allarga l'ombra dell'inchiesta giudiziaria

Resta sostanzialmente ai margini del dibattito politico pre-elettorale di Ceccano l’inchiesta “the Good Lobby” – relativa alla gestione degli appalti del Comune per opere finanziate con i fondi del Pnrr, nei giorni scorsi prorogata di ulteriori 6 mesi su richiesta della Procura Europea. I candidati a sindaco, tranne qualche riferimento, preferiscono puntare su altri cavalli di battaglia. Ugo Di Pofi, candidato di Fratelli d’Italia, Lega e di varie civiche del centrodestra, risponde a quanti chiedono dove saranno trovati i soldi per finanziare la costruzione di parcheggi e di altre opere pubbliche nel suo programma: “Attraverso collegamenti concreti – dice riferendosi alla filiera politica di riferimento -: con FdI e Lega, Ceccano è vicina alla Regione e al Governo. Questa è un’opportunità concreta per il territorio. Nei primi 100 giorni apriremo un ufficio speciale per finanziamenti pubblici. In un momento in cui tutto il mondo guarda a destra, non possiamo mandare Ceccano a sinistra: vorrebbe dire perdere, come successo in passato, un’opportunità di crescita e di sviluppo”.

Ugo Di Pofi
Ugo Di Pofi

L’altro candidato della destra, Fabio Giovannone (sostenuto da 4 liste civiche di area moderata) resta sui temi amministrativi: “Siamo a favore dell’unione di Ceccano con gli altri comuni confinanti. Non ci sarà alcuna fusione di città o scomparsa di identità. I grandi vantaggi sono la gestione congiunta dei servizi comunali, come la raccolta differenziata dei rifiuti, e la facilità di accesso ai finanziamenti statali ed europei. Ceccano diventerà un punto di riferimento. Oltretutto – aggiunge – vi promettono mari e monti, ma prima bisogna risanare le casse comunali compromesse dal 2008. Il sito web “Giovannone Sindaco” informerà la comunità e raccoglierà segnalazioni sulle attività del Comune”. Altri temi portanti per Giovannone, sono la sanità e la salute pubblica: “La pandemia ha ritardato gli screening per le diagnosi precoci di patologie oncologiche e croniche. Servono prevenzione e sensibilizzazione su inquinamento e malattie correlate”.

Fabio Giovannone durante la presentazione delle sue liste
Fabio Giovannone durante la presentazione delle sue liste

Laboratorio campo largo. “Vogliamo vincere per meriti non per manette”

La “corazzata” Pd-Psi-M5S-Nuova Vita-Progresso Fabraterno-Querqui sindaco-Verdi Sinistra-Ceccano in Comune, che sostiene Andrea Querqui, ha raccolto le firme a sostegno delle liste sabato scorso al mercato. Erano presenti la deputata cinquestelle Ilaria Fontana e la dirigente provinciale dem Antonella Di Pucchio: un vero e proprio laboratorio del ‘campo allargato nuova versione’ al quale guarda il centrosinistra provinciale. Querqui assicura: “Siamo fiduciosi e convinti che ce la faremo. Certo, la preoccupazione non manca per la responsabilità grandissima di cui ci stanno investendo. Ovvio che all’inizio ci sono state difficoltà ad aggregare la coalizione. Ma poi è prevalso il buon senso ed abbiamo costruito una squadra fortissima”.

Quanto all’inchiesta giudiziaria, il candidato a sindaco del centrosinistra afferma: “Sono emersi nuovi capi d’accusa e le indagini sono state prolungate: ma noi non vogliamo vincere per le vicende giudiziarie. Perché portiamo avanti un programma serio. Siamo sicuri che le persone vorranno premiarci non perché sono stati effettuati degli arresti alla scorsa amministrazione ma perché credono in noi”. L’ex consigliera comunale Emanuela Piroli sottolinea come siano “emersi ulteriori risvolti in merito, con nuovi capi di accusa pesantissimi per almeno due ex assessori, attualmente super impegnati nella campagna elettorale. Da tutto ciò, però, con una partecipazione popolare consapevole, queste elezioni potrebbero liberare le energie migliori e ridare speranza alla nostra comunità”.

Andrea Querqui, Emanuela Piroli ed Antonella Di Pucchio durante la raccolta di firme per le liste
Andrea Querqui, Emanuela Piroli ed Antonella Di Pucchio durante la raccolta di firme per le liste

Maliziola pensa ai referendum. Mingarelli e 2030: “In città aria pesante”

Manuela Maliziola, candidata a sindaca sostenuta da tre liste di area di centrosinistra, ha promosso un volantinaggio al mercato al fine di pubblicizzare il Referendum abrogativo sui 5 quesiti sul lavoro e sulla cittadinanza. Una scelta, quella della Maliziola, che la colloca decisamente al fianco di quanti sostengono la necessità di andare al voto e di esprimersi per il sì: la Cgil oltre a Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra. Quando si parla di unità del centrosinistra ceccanese, qualcosa vorrà pur significare. Luigi Mingarelli, candidato a sindaco del collettivo Ceccano Ventitrenta sostenuto dalle liste Ceccano a sinistra e Acqua Pubblica Ceccano, con una nota dei suoi sostenitori, non si è sottratto dall’affrontare la questione giudiziaria: “La proroga delle indagini – scrive 2030 – appesantisce ulteriormente l’aria a Ceccano, rendendo chiaro a tutti che si è allargato il fronte dell’inchiesta e che, da un momento all’altro, nuovi colpi di scena possano esserci rispetto a nomi e fatti. Il coinvolgimento dell’ex Sindaco e di due ex Assessori, con accuse così pensanti, non fanno che avvalorare le parole dell’ordinanza (…). Ci lasciano basiti, ancora una volta, le argomentazioni accampate da chi, pur avendo responsabilità politiche ed amministrative rispetto a quanto messo in atto insieme a tanti dall’ex Sindaco Caligiore, cerca di giustificarsi alla volemose bene (…). Crediamo fermamente che tutti quelli che hanno preso parte all’amministrazione Caligiore abbiano responsabilità politiche e amministrative rispetto a quanto accaduto, così come chi si muove nelle retrovie e pure chi scrive che si ricandida per evitare che Ceccano ricada nell’incubo rosso dal quale lor signori l’hanno svegliata”.

Manuela Maliziola ed altri attivisti durante il volantinaggio pro-referendum
Manuela Maliziola ed altri attivisti durante il volantinaggio pro-referendum

L’ex sindaco Cerroni: “Fate propaganda ma lasciate stare santi e madonne

L’ex sindaco Maurizio Cerroni, intanto, è intervenuto per segnalare come “negli ultimi tempi, in questo inizio di campagna elettorale sempre più spesso i simboli religiosi fanno la loro irruzione nell’agone politico. Spesso simboli, luoghi religiosi vengono tirato in ballo in maniera impropria, chiamato come testimonial di una parte politica o come un’etichetta per promuovere un partito. Fate la vostra campagna elettorale! Pensate alle tante questioni concrete che vanno affrontate e risolte nell’esercizio del governo della nostra città. Il Comune è la cellula fondamentale dello Stato. La funzione pubblica si esercita con trasparenza e laicità. Camillo Benso di Cavour diceva: “Libera Chiesa in libero Stato”, una frase che sintetizza la sua visione sulla relazione tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano, enfatizzando l’importanza dell’indipendenza reciproca e della libertà di azione per entrambe le istituzioni.
Tutti gli enti locali vengono disciplinati, con proprio regolamento, in conformità allo “statuto comunale” l’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo i principi di professionalità e responsabilità. “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento.” Dunque. Il buon governo si assicura attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, l’ascolto la trasparenza e laicità. Buona campagna elettorale a tutti”!”, conclude Maurizio Cerroni.

L'ex sindaco Maurizio Cerroni
L’ex sindaco Maurizio Cerroni


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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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