Serie B – È un ottimo punto quello conquistato dal Frosinone al ‘Dino Manuzzi’ di Cesena. Un punto figlio di una gara condizionata, sin da prima del calcio d’inizio, da una serie di fattori: mister Bianco è costretto a cambiare interpreti a causa di un probabile stiramento dell’ultimo momento occorso a Bettella. In campo, al suo posto, Szyminski, ma il polacco, oramai a margine del progetto ciociaro incorre anch’egli in un nuovo infortunio muscolare e dopo 15′ è costretto a lasciare il rettangolo di gioco. Al suo posto entra Cittadini, a ben 7 mesi dal suo di infortunio. Una serie davvero sfortunata di vicende, ma il Frosinone c’è e insiste nella sua corsa salvezza. L’1-1 è figlio di un gruppo che ci crede e che vuole essere più forte del destino. Ad un primo tempo in cui il Frosinone non riesce a concretizzare quanto costruito, segue una ripresa tutta di marca ciociara. Dentro Lucioni, i giallazzurri cambiano modulo, passano al 3-4-3 e l’impatto sul match consente ad Ambrosino di rispondere alla rete di Saric del primo parziale. Frosinone che più volte accarezza anche l’idea del sorpasso che, però, non si traduce in realtà e lascia aperta una riflessione sul rapporto tra prodotto e bottino raccolto. Resta la prestazione, resta la lunghezza acquisita, resta la scia di verdetti utili che si allunga ancora. Il sodalizio di viale Olimpia è così ‘sistemato’ in 12esima posizione a quota 38 lunghezze, a +3 dalla zona play out e a +5 dalla retrocessione diretta.
Una prestazione generalmente positiva
Fino a poco tempo fa la salvezza era quasi una chimera, ad oggi non lo è più, anzi. Si tratta di un obiettivo alla portata di questa compagine che non ci sta a perdere e che lotta fino all’ultimo pallone. Sufficiente, come sempre, Cerofolini Cerofolini che non ha colpe sul gol di Saric, per il resto non è stato chiamato a intervenire in modo particolare. Non benissimo, invece, J. Oyono scelto non senza sorpresa al posto del fratello Anthony: meno garanzie, più errore e poi anche un infortunio nella ripresa. Monterisi ‘double face’: ha giocato un primo tempo guardingo, poi non si fa trovare attento sulla sponda di Prestia, permettendo a Saric di segnare la rete dell’iniziale vantaggio. Cittadini è tornato sul manto erboso dopo tanto tempo, non si può pretendere il massimo, ma nonostante ciò ha disputato una buona gara prendendo le misure agli attaccanti avversari senza concedere nulla. Marchizza infaticabile sull’out mancino ha cercato di creare occasioni con i suoi cross, ma ha anche sofferto le avanzate di Ceesay. Darboe bene: ha sciupato una chance d’oro nel primo tempo; nel corso della gara ha creato più di qualche grattacapo alla difesa avversaria.
Positivo anche Bohinen, il quale è salito in termini di performance nel secondo tempo dettando i tempi alla sua squadra. Altalenante Kone, non è ancora al top della forma. Lucioni tra i migliori del match: quando è entrato nella ripresa ha cambiato volto alla gara, giocando con lucidità e precisione in difesa ed impostando con i suoi lanci per i compagni, tra cui proprio quello maturato nel pari. Piuttosto bene anche Ghedjemis sulla fascia destra sebbene non particolarmente frizzante come il solito. Sufficienza anche per Partipilo, il quale è entrato nella ripresa e ha contribuito all’assalto finale. Non ha invece inciso molto sulle sorti del match un incolore Pecorino. Condivide con lo ‘zio’ la palma del migliore Ambrosino, autore del gol che è valso il punto: l’attaccante si è dimostrato ancora una volta decisivo per il reparto offensivo del Frosinone. Nulla da eccepire su Kvernadze che ha provato a creare scompiglio tra le maglie avversarie e ha anche ‘colpito il ‘timbrato’ un palo. Molto bene infine il mister: le scelte di Paolo Bianco continuano ad essere efficaci e funzionali al raggiungimento dello scopo.
Intanto il Frosinone inizia a pensare e a preparare la prossima gara: lunedì 21 aprile, nella giornata di Pasquetta, alle ore 15 è chiamato a dare il 100% sul campo del Sassuolo che ha appena festeggiato la promozione in serie A sotto la guida dell’ex allenatore dei ciociari Fabio Grosso. Una sfida difficilissima ma che i leoni dovranno affrontare a testa alta e a petto in fuori, come loro solito, dando battaglia a tutti gli avversari fino alla fine.