Frosinone, Schietroma: “I due schieramenti hanno fallito e tradito gli elettori” – L’INTERVISTA

Il segretario dei socialisti laziali delinea il programma, dalla priorità a manutenzione e decoro fino all'impulso all'area vasta

Avanti con la costruzione di una alternativa all’attuale governo cittadino che rifugga da ogni trasversalismo, come invece sembra privilegiare puntualmente il Pd. Gian Franco Schietroma, segretario del Psi Lazio, ribadisce la linea d’azione nel capoluogo, tenendo a marcare le distanze dal maggior ‘azionista’ del centrosinistra. Lo abbiamo intervistato.

  • Il recente “patto di desistenza” tra il sindaco Mastrangeli e la Lista Marzi di fatto cambia il quadro politico della città soprattutto in vista del rinnovo del Consiglio comunale. Anche i confini tra maggioranza ed opposizione sono stati ridefiniti. Cosa faranno i socialisti e qual è la vostra analisi sulle trasformazioni avvenute?

“Noi socialisti siamo impegnati a costruire una coalizione politica e civica omogenea, tenuta insieme da valori e da programmi. Questa è l’unica soluzione seria per offrire ai cittadini alle prossime elezioni una alternativa credibile a questa amministrazione comunale. Infatti sono saltati tutti gli schemi con il sindaco del centrodestra che è stato blindato dal candidato sindaco della coalizione avversaria. Di fronte a questa situazione anomala, crescono il nostro ruolo e le nostre responsabilità perché abbiamo il dovere di promuovere, sin da ora, la costruzione di un’alternativa all’amministrazione attuale. La verità è che entrambi gli schieramenti a Frosinone hanno fallito e non hanno rispettato il mandato degli elettori. Le coalizioni non esistono più e ci sono talmente tanti cambi di casacca che si fa fatica a capire chi sta con chi. Noi socialisti restiamo dove stavamo, e cioè all’opposizione. L’unica alternativa credibile siamo noi. La nostra posizione è l’unica lineare e coerente”.

“Non si sarebbe perso alcun finanziamento con le elezioni anticipate”

  • L’ex sindaco Marzi ha fatto un discorso pragmatico sulla necessità di realizzare opere pubbliche ed evitare la revoca di finanziamenti. Del resto il capoluogo è l’unica realtà in provincia capace di attivare rilevanti risorse pubbliche e private negli ultimi anni. Ritenete che non sia vero quel che sostiene o che dietro il patto ci siano altre finalità?

“Non so se dietro il patto ci siano altre finalità. Comunque, se l’amministrazione Mastrangeli fosse caduta, si sarebbe andati immediatamente alle elezioni; a primavera avremmo avuto un nuovo sindaco e non si sarebbe perso alcun finanziamento”.
 
Il Pd è impegnato in una fase congressuale che pare senza uscita, il circolo del capoluogo è segnato dalle dimissioni nella segreteria cittadina dopo la perdita del capogruppo consiliare. I socialisti stavolta dialogheranno coi dem considerandolo un alleato – come avviene a livello nazionale – nonostante questa situazione o preferiranno tornare a muoversi da soli, come hanno fatto in questo periodo?

“Se noi dovessimo rimanere fermi ad aspettare le decisioni del PD, rischieremmo di non presentarci alle elezioni. Peraltro, finora, il PD ha privilegiato, quasi ovunque, i trasversalismi, da Frosinone a Ferentino, da Veroli a Sora fino all’amministrazione provinciale. Noi non condividiamo assolutamente i trasversalismi e, quindi, ci stiamo muovendo di conseguenza”.

“La nostra coalizione sarà distante dai trasversalismi privilegiati dal Pd”

  • – Tornare a vincere nel capoluogo per il centrosinistra sembra diventata una scommessa con poche possibilità di successo: possono i soli socialisti costruire un’alternativa in grado di competere seriamente facendo a meno di una grande coalizione come, invece, chiedono a livello nazionale?
     
    “Noi socialisti l’alleanza la facciamo con i cittadini; con loro costruiremo coalizione e programmi, favorendo al massimo la partecipazione, perché i cambiamenti non si possono fare senza la condivisione dei cittadini, come i disastri in materia di mobilità hanno clamorosamente dimostrato. Stiamo costruendo una coalizione forte, composta da più liste, politiche e civiche, assolutamente competitiva e in grado di vincere”.
  • – Sia il capogruppo Iacovissi che il segretario Zemblaku hanno sottolineato il successo di alcune iniziative prese dal Psi in città contando sulla partecipazione popolare: i socialisti intendono andare avanti fissando da soli i temi dell’agenda da sottoporre alla città o ci sarà un coinvolgimento di altre forze? Se si, quali tappe prevedete a livello di redazione del programma per la città?

“La stella polare è costituita da un progetto amministrativo nuovo, basato su una precisa visione di città e di società e con una squadra omogenea tenuta insieme da valori e programmi. Questo progetto è già stato avviato ed i cittadini stanno accogliendo con entusiasmo il nostro appello a partecipare per costruire insieme l’alternativa all’attuale amministrazione”.
 
– Quali le priorità, in sintesi, per Frosinone attuabili nell’arco di una consiliatura?

“In ogni caso, per noi socialisti la priorità assoluta è, innanzitutto, una Frosinone aperta, aperta soprattutto al dialogo, alle sfide della modernità e ai cambiamenti improntati al buon senso e alle effettive necessità della città e dei suoi abitanti. Occorre, poi, continuare a dialogare con i comuni vicini, sulla spinta del successo ottenuto dall’iniziativa dell’area vasta, di cui Iacovissi è stato protagonista, per mettere in campo un’efficace politica comprensoriale. Altra priorità assoluta è la manutenzione e il decoro, fondamentali per la vivibilità e per il prestigio di un comune, per di più capoluogo di provincia. Per il momento mi fermo qui soltanto perché le priorità ed il programma devono scaturire soprattutto dal confronto con i cittadini nei vari quartieri della città, a cominciare dal centro storico, che è in stato di abbandono, e dallo scalo, che è in situazione di assoluta emergenza”.
 
La provincia di Frosinone vive una crisi economica e sociale grave: davvero ripristinare il vecchio ente di Palazzo Jacobucci potrebbe risolvere qualche problema e non, invece, tornare ad attrezzare un altro vecchio carrozzone della politica delle spartizioni e delle poltrone?

“Personalmente ho sempre creduto nella ‘vecchia Provincia’. Non a caso, nel 2009, mi candidai a presidente dell’amministrazione provinciale, proprio perché convinto di poter cambiare, da quella postazione, i destini dei nostri territori con un nuovo progetto politico-programmatico, basato sul turismo, la cultura e l’ambiente, progetto che considero, ancora oggi a distanza di oltre 15 anni, l’unico in grado di poter dare un’effettiva svolta alla nostra comunità. E, comunque, ben altri sono i carrozzoni inutili; la Provincia invece, se supportata da precise competenze e da reali risorse, è fondamentale per portare avanti una politica complessiva dei 91 comuni del nostro territorio, specie in una Regione il cui consiglio regionale è sostanzialmente un secondo consiglio comunale di Roma. Ovviamente è essenziale ridare ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente il Presidente della Provincia e i consiglieri provinciali. Mi auguro che Governo e Parlamento siano sul serio sensibili a questo tema, tanto più che non bisogna cambiare la Costituzione, come per il premieriato, ma basta una semplice legge ordinaria”.

“Al Congresso straordinario presenteremo il nostro ecosocialismo”

  • Il Consiglio nazionale ha approvato la celebrazione del Congresso Nazionale Straordinario che si terrà a Napoli il 21, 22 e 23 Marzo 2025. Quali gli obiettivi?

“Il PSI è il partito più antico, fondato addirittura nel 1892. Il nostro pantheon è ricco di politici di valore assoluto, da Turati a Matteotti, da Saragat a Nenni, da Pertini a Craxi, grandi uomini che hanno fatto la storia del Paese. Ora il PSI si sta rinnovando per essere in grado di affrontare le sfide del nostro tempo. Il Congresso Nazionale Straordinario di Napoli costituisce una ghiotta occasione per discutere e per presentare proposte nuove ed assolutamente originali. Ne anticipo una che considero importantissima. Mi riferisco a quella di un ecosocialismo che abbia come missione epocale quella di saper coniugare l’economia con l’ecologia. Un ecosocialismo in grado di respingere il dominio dell’economia sull’ecologia, evitando nel contempo anche la prevalenza dell’ecologia sull’economia. La sfida consiste nel costruire una terza via, un nuovo modello di sviluppo che disegni la prospettiva di un pieno benessere, garantito proprio dall’equilibrio tra economia ed ecologia. A tal fine tre sono le coordinate fondamentali: 1) sul terreno europeo, ora caratterizzato da un’unità economica e da una disarticolazione politica, va
ribaltato l’attuale assetto, costruendo l’unità politica dell’Europa al fianco di una articolazione economica, che respinga ogni sovranismo, ma valorizzi la specificità delle realtà territoriali; 2) sul piano nazionale, va declinato un nuovo keynesismo, attraverso un grande piano di investimenti pubblici per la manutenzione territoriale, finalizzati alla ripresa economica, lavorativa e sociale, in uno con la valorizzazione ambientale; 3) a livello locale, occorre saper costruire la prospettiva di autentici ecosistemi urbani, proiettati verso il benessere esistenziale. Il tutto, per funzionare, presuppone una rivoluzione formativa, basata sull’introduzione strutturale, nelle scuole di ogni ordine e grado e all’università, di un diffuso insegnamento dell’educazione e dell’etica ambientali, al fine di forgiare le coscienze dei nuovi cittadini”.

- Pubblicità -
Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Provincia, Quadrini incontra i giovani imprenditori di Ance: sinergie per lo sviluppo del territorio

Avviato un dialogo costruttivo tra le istituzioni e la nuova generazione di imprenditori del settore edile

Boville Ernica – Opere pubbliche a rischio dopo la sfiducia, Perciballi: “Piano investimenti da quasi 18 milioni”

Con la caduta dell’Amministrazione e lo scioglimento del Consiglio comunale, le prospettive di realizzazione delle opere si fanno ora incerte

Lavoro, Coppotelli (Cisl Lazio): “Disinneschiamo la bomba sociale Stellantis. Tav, subito tavoli operativi”

"L'area nord della provincia di Frosinone è tornata ad essere attrattiva mentre al sud il crollo dell’automotive richiede soluzioni urgenti"

Anagni – Riconversione ex Winchester, mozione di Santovincenzo: sicurezza a rischio

Il consigliere: “Un nuovo obiettivo sensibile in un’area densamente abitata. La sicurezza della popolazione è a rischio“

Avvisi pubblici STEP e investimenti strategici per le imprese: la Regione Lazio presenta le misure

L'appuntamento è per martedì 29 aprile, alle ore 14, presso il Museo dell’Ara Pacis a Roma. Interverranno tra gli altri Angelilli e Marcolini

Elezioni Ceccano, tre liste e un’associazione sociopolitica per Giovannone sindaco: gli obiettivi

Noi con Ceccano, Savoni per Giovannone e Marco Corsi-Ceccano Riparte sosterranno, con L’Altro Centrodestra, la corsa alla fascia tricolore
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -