In questi ultimi giorni agricoltori ed allevatori di tutta Italia sono tornati a protestare, con cortei e presidi in diverse città italiane: i produttori dello stivale invocano lo stato di crisi, sia per il settore agricolo che per la pesca. Aziende messe in ginocchio dalla burocrazia e dal sistema italiano che non tutelerebbe la produzione made in Italy, sempre più delocalizzata a causa della mancata salvaguardia della tracciabilità della materia prima.
Anche a Frosinone non sono mancate le proteste: come già era successo lo scorso anno, gli agricoltori e gli allevatori ciociari hanno voluto aderire alle iniziative in tal senso e manifestare il loro comprensibile disappunto e la sfiducia nei confronti delle politiche dell’Unione Europea e dello Stato Italiano che non offre garanzie al settore. La mobilitazione è partita alle ore 10:00 circa dal centro commerciale su via Casilina in direzione del parcheggio comunale in via Tommaso Albinoni, di fronte al casello autostradale di Frosinone. Qui si è stabilito un presidio statico. Circa 20 mezzi da lavoro, con un ordinato corteo “lumaca”, hanno bloccato il tratto interessato, tra la Casilina e via Monti Lepini. “L’agricoltura è vita, noi non molliamo” ed ancora “Traditi dal sistema”: questi alcuni slogan esposti sui trattori, parole che invitano alla riflessione.
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La manifestazione è stata presieduta da diverse pattuglie della Polizia di Stato i cui agenti hanno assicurato l’ordine pubblico, la sicurezza del transito veicolare e pedonale. In ausilio anche la Polizia Locale di Frosinone e la Polizia Provinciale. Inevitabili le ripercussioni sul traffico, numerose le auto in coda ma senza particolari esternazioni di impazienza: gli utenti della strada hanno voluto mostrare il loro sostegno ad agricoltori ed allevatori in protesta.