Il Collettivo Ceccano2030 ha ritenuto opportuno richiedere al Commissario Prefettizio del Comune di Ceccano la sospensione dell’affidamento ventennale della gestione del campo sportivo Dante Popolla.
“Ormai diversi mesi fa avevamo posto all’amministrazione comunale, oggi commissariata, importanti quesiti, a cui non abbiamo ricevuto risposta, in merito ai lavori da eseguire nell’impianto, alla gestione e alla vergognosa inaugurazione del manto erboso. Nessuno ci ha detto se il terreno rimosso era ricadente in zona SIN, se fosse stato analizzato e stoccato in area sicura se inquinato. Nessuno ci ha detto quali garanzie finanziarie abbia messo sul tavolo decisionale chi ha vinto la gara per la gestione ventennale. Nessuno ci ha detto il perché niente venga corrisposto al Comune come rimborso delle spese sostenute come quota parte per la realizzazione del terreno sintetico. – Spiegano dal Collettivo – Non si capisce come e quando inizieranno i lavori di ristrutturazione degli spalti e degli spogliatoi del campo Dante Popolla. Della sicurezza degli spettatori ne vogliamo parlare? Ancora non abbiamo assistito a eventi metereologici avversi ma non osiamo immaginare cosa succederà in caso di fenomeni meteo estremi, in aumento negli ultimi anni pure nel nostro territorio comunale, e ci chiediamo: in quel caso, è stato previsto come agire nell’area rispetto all’evento sportivo? Sono stati previsti percorsi alternativi per i soccorsi, per esempio, e sono previsti piani di evacuazione particolari per gli spettatori che hanno il diritto di essere informati per la loro sicurezza? E viste le restrizioni in ordine alla capienza del Dante Popolla: vengono fatti i dovuti controlli e chi li fa?”.
“Aspettavamo fiduciosi che il Commissario Prefettizio ci ricevesse, per parlargli anche di questo, ma sembra che in Comune poco sia cambiato almeno rispetto ai rapporti con i cittadini. – Proseguono da Ceccano2030 – Intanto, chiediamo che la delibera di affidamento della gestione del campo sportivo Dante Popolla venga sospesa immediatamente, e che le prescrizioni di sicurezza rispetto al Dante Popolla vengano rese pubbliche e fatte rispettare: l’incolumità dei tifosi che siedono sugli spalti non è chiaro se interessi solo a noi o anche alla società che ha in gestione il campo comunale (e alle altre forze politiche del paese che rimangono in silenzio). Vogliamo ricordare che la parola legalità, che dopo il 24 ottobre sembra essere la più usata a Ceccano, si svuota del suo valore se davanti a simili situazioni chiudiamo gli occhi solo per racimolare qualche voto. Da qui, anche da queste piccole mancanze, deriva l’allontanamento dei cittadini dalla cosa pubblica. Alla luce di questo, si richiede la sospensione della convenzione attualmente in essere tra l’ente e l’attuale gestore al fine di promuovere tutte le azioni necessarie a garantire la messa in sicurezza della struttura, per una sicura partecipazione degli spettatori agli eventi sportivi che avranno luogo nell’impianto sportivo, per conoscere le tempistiche entro le quali dovranno essere ultimati i lavori di messa in sicurezza della struttura e di ristrutturazione delle tribune e degli spogliatoi, oltre che per valutare l’opportunità per il gestore di devolvere parte dei proventi, derivanti dalla pubblicità e dalla vendita di alimenti e bevande all’interno dell’impianto, alle Casse Comunali a titolo di rimborso per gli investimenti sostenuti dall’ente per il rifacimento del manto erboso. La trasparenza tanto sbandierata in questo periodo in città comincia pure da questo. Ceccano ha bisogno di trasparenza, partecipazione, competenza, come metodi per assicurare una buona amministrazione della cosa pubblica, e per prevenire atti discutibili o fuori dalla legalità”. – Concludono dal Collettivo Ceccano2030.