“La proposta di introdurre un sistema di parcheggio a pagamento gestito tramite App rappresenta un’opportunità concreta per portare Frosinone verso una nuova fase di modernizzazione e sostenibilità urbana”: lo sottolinea Vincenzo Iacovissi, capogruppo consiliare del Psi, all’indomani del question time in cui ha chiesto che il Comune acceleri sulla digitalizzazione per le strisce blu. A Frosinone i parcheggi a pagamento sono gestiti per un 50% da un privato e per l’altra metà dal Comune: l’ente gestisce prevalentemente gli stalli in centro storico.
“Ora – spiega Iacovissi – i talloncini sono pochi o pressoché irreperibili e, specie nella parte alta della città, non è difficile rischiare di subire la sanzione proprio perché non si trova il ticket. Noi pensiamo che il supporto cartaceo vada mantenuto, specialmente per i più anziani poco avvezzi ad usare supporti digitali, ma che vada facilitata l’individuazione dei posti liberi ed il pagamento della sosta tramite telefonino con l’adozione di un’apposita App. Del resto siamo qui anche a proporre un rimedio per l’evasione involontaria che nelle condizioni descritte inevitabilmente si verifica. Anche perché nel contesto del 2024, l’obiettivo di rendere la città più accessibile, efficiente e in linea con le migliori pratiche delle smart cities è una priorità che non possiamo più rimandare. Questo sistema non solo migliorerebbe la vita quotidiana dei cittadini, ma contribuirebbe anche a rendere la nostra città più competitiva e attrattiva per chi la visita”.
Minore impatto ambientale e migliore immagine della città per chi la visita
Le App di parcheggio permettono agli utenti di gestire il pagamento con pochi click sullo smartphone, eliminando la necessità di cercare parcometri (spesso fuoriuso) o preoccuparsi di avere contanti a disposizione. “Un tale sistema – avverte l’esponente socialista – semplificherebbe la vita ai residenti e agli utenti occasionali, riducendo il tempo e il disagio spesso associati al parcheggio in città. Oltretutto si potrebbe realizzare un utile monitoraggio in tempo reale. Uno dei vantaggi più importanti delle app digitali è la possibilità di visualizzare immediatamente la disponibilità dei parcheggi. Questo strumento ridurrebbe drasticamente il traffico generato da chi cerca un posto libero, alleviando la congestione nelle zone centrali e contribuendo a un minore impatto ambientale. Meno traffico significa meno emissioni di CO₂, un obiettivo chiave per ogni città che vuole essere sostenibile”. Ma secondo Iacovissi ci sarebbe anche un impatto economico positivo: “L’introduzione di un sistema di pagamento digitale garantirebbe una maggiore efficienza nella gestione dei parcheggi. Il controllo più efficace e la facilità di pagamento potrebbero aumentare il rispetto delle regole, portando a un incremento delle entrate comunali. Queste risorse aggiuntive potrebbero essere reinvestite in progetti di interesse pubblico, come il miglioramento della viabilità o la creazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile”. E non finisce qui perché ci sarebbero ricadute positive anche per la vivibilità del capoluogo: “Una città moderna e accessibile è una città che attira visitatori, turisti e investitori. L’adozione di sistemi tecnologici di questo tipo trasmette l’immagine di un Comune dinamico e capace di rispondere alle esigenze contemporanee. Chi arriva a Frosinone per lavoro o turismo troverebbe un ambiente organizzato e all’avanguardia, capace di competere con altre realtà italiane ed europee”.
Area Vasta, 10 Comuni verso la stipula della convenzione per i fondi Ue
Vincenzo Iacovissi, infine, appare visibilmente soddisfatto perché si intravede il coronamento del primo importante step fissato dalla Commissione speciale “Area Vasta” sin dalla sua istituzione, nell’ottobre del 2022. “Dieci comuni – spiega il socialista nella sua qualità di presidente dell’organismo – hanno adottato nelle rispettive giunte lo schema di convenzione che sarà, proprio in questi giorni, sottoposto ad approvazione da parte dei rispettivi Consigli comunali”. Coinvolti, oltre al capoluogo, le città di Alatri, Ferentino, Pofi, Arnara, Torrice, Supino, Morolo, Patrica e Veroli. “A seguito del voto consiliare – evidenzia l’esponente PSI – i sindaci avranno il mandato per sottoscrivere la convenzione a nome delle rispettive amministrazioni comunali. Dopo la stipula formale della convenzione partirà ufficialmente il Servizio Europa Area Vasta. Sarà operativo, quindi, l’Ufficio Europa intercomunale per partecipare alla richiesta di finanziamenti diretti derivanti dai vari fondi europei. Contiamo di completare la fase delle approvazioni consiliari entro fine anno. A quel punto – conclude Iacovissi – ci sarà il passaggio della stipula. Sarà un momento più rituale ma con una valenza politica e simbolica elevata. Anche perché si verificherà al termine di una lunga istruttoria durata più di due anni”.
Naturalmente non ci si fermerà qui, perché sono molti i servizi che potranno beneficiare delle economie di scala derivanti da un bacino d’utenza demograficamente e territorialmente esteso al vasto hinterland del capoluogo. Guardando oltre, si potrà parlare di unione di Comuni se non anche perfino di città intercomunale. Ma per ora Iacovissi è soddisfatto di aver guidato il processo almeno nel suo, rilevantissimo, primo passo.