Personal shopper, alla scoperta delle nuove professioni

Personal shopper, figura professionale sempre più richiesta nel mondo del lavoro. Ma chi è, cosa fa, e come si diventa personal shopper?

Personal shopper, figura professionale sempre più richiesta nel mondo del lavoro. Ma chi è, cosa fa, e come si diventa personal shopper? Scopriamolo insieme.

Instagram, Tik Tok, il vecchio e mai abbandonato Facebook, chi più ne ha più ne metta. I social, inutile girarci intorno o minimizzare, hanno cambiato per sempre il nostro modo di vivere, di affrontare la quotidianità così come l’avvenimento speciale. Ci mostrano costantemente gli ultimi trend in fatto di look, outfit, moda ecc. E si sa, noi donne ci facciamo incantare abbastanza facilmente da immagini patinate, abiti sinuosi, mise per lo sport – ma sempre restando ben vestite, col colore giusto e il completo adatto -.

Senza richiami più pruriginosi al gender, parità e argomenti più profondi, qui galleggiamo nell’ambito della leggerezza – un valore spesso dimenticato ma che invece ci lascia respirare, ogni tanto, e staccare da tutti gli impegni che ogni giorno siamo chiamate ad affrontare -.

E anche la più integerrima professionista o la donna più minimal, converrà con me che quando ci guardiamo allo specchio, al di là del gusto personale – da chi pratica il ‘less is more’ a chi invece vuole attirare sguardi e attenzione con un tocco di eccentricità – , vogliamo vederci ben vestite, adatte all’occasione da vivere. Riunione o colloquio di lavoro, aperitivo e gossip con le amiche, cena romantica o serata scatenata in discoteca, pranzo in famiglia o giretto in città, amiamo sentirci a posto con noi stesse. Per questo, spesso e volentieri, quando andiamo a fare shopping portiamo con noi sorelle o amiche per farci consigliare da un occhio esterno se quel pantalone ci calza bene, se è meglio la giacca over o un modello avvitato. Immaginate che a darci tutte queste ‘dritte’ sia un’addetta o un addetto ai lavori, qualcuno del mestiere, esperto di moda, professionista, che sappia indirizzarci e toglierci magari anche l’imbarazzo di scegliere un capo poco adatto alla nostra fisicità. E così spunta fuori una delle nuove professioni del momento: il personal shopper.

Personal shopper: chi è nello specifico? E cosa fa?

Il personal shopper è consulente per gli acquisti e accompagna i propri clienti nel momento dello shopping, li assiste elargendo le giuste raccomandazioni su cosa prendere. Cura l’immagine a 360 gradi di chi si affida alle sue conoscenze, trasformando in realtà lo stile che si desidera, personalizzandolo e curando non solo il vestiario, ma anche accessori, l’immagine in toto. Il personal shopper, per lavorare al meglio, accompagnerà la clientela non solo in giro per negozi e boutique, ma anche nell’esplorazione sul web, suggerirà abbinamenti, tessuti, combinazioni, valuterà la vestibilità degli abiti, dovrà conoscere costi e convenienze.

Chi si rivolge a questa figura?

Non facciamo l’errore si pensare che solo vip e personaggi famosi possano affidarsi a questa figura. Se ci troviamo in una città che non conosciamo e vogliamo una ‘mappa dello stile’ e dei brand in auge, ci possiamo rivolgere ad uno di questi consulenti. Quindi, sì, lo fanno i turisti. Ma non solo. Chiunque di noi abbia voglia – o l’esigenza – di rinfrescare il proprio look o rifarlo da capo a piedi, è intenzionato ad agire in maniera seria e, come per ogni settore, meglio ascoltare chi lo fa per mestiere.

Ma come si diventa personal shopper?

Essendo una figura professionale di nuova generazione, non esiste ancora un percorso accademico specifico, ma è essenziale avere una profonda dimestichezza nel settore. Passione per la moda, aggiornamento costante sui marchi e le tendenze, saper analizzare stoffe e disegni nonché avere spiccate sensibilità ed empatia. Dalla vostra, giocherà anche conoscere la psicologia dell’acquisto e tecniche di marketing. Completa il profilo adatto, la conoscenza delle lingue straniere, soprattutto se si vuol sfruttare il mercato del turismo e, a tal proposito, oltre la base fondamentale dell’inglese, oggi fa la differenza parlare e comprendere il russo, il cinese, l’arabo, il giapponese.

Un ultimo consiglio per chi voglia cimentarsi in questa carriera atipica è sapere che bisogna essere estremante dinamici e flessibili, disposti a viaggiare e ad affrontare periodi più intensi – come quelli di saldi e cerimonie – alternati a momenti in cui ci si muove di meno tra negozi e città e il lavoro è più scarso.

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Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

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