Frosinone – Proseguono le indagini dei Carabinieri sul caso della statua di Norberto Turriziani imbrattata nella notte tra sabato e domenica. Stando a quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il giovane ritenuto responsabile dell’episodio sarebbe lo stesso che, nei giorni scorsi, ad Alatri, aveva seminato il panico terrorizzando i passanti in piazza Europa con una sega da falegname dalla lama lunga circa 50 centimetri. Era il pomeriggio di mercoledì 27 novembre quando il 33enne del posto venne fermato dai Carabinieri, disarmato e segnalato all’Autorità Giudiziaria.
Sabato sera il ragazzo si trovava a Frosinone, in un bar a pochi passi da piazza Turriziani. Per cause al vaglio, avrebbe iniziato a discutere con alcuni degli avventori del locale. Ne è nata una colluttazione a seguito della quale sarebbe rimasto ferito. La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della zona ora sotto la lente degli inquirenti. Da lì, insanguinato, si sarebbe allontanato raggiungendo la statua poi trovata imbrattata di rosso.
In breve tempo, grazie proprio ai filmati, il 33enne è stato individuato dai Carabinieri. Nella mattinata di ieri l’annuncio del sindaco Mastrangeli: “L’autore del gesto è stato individuato dalle Forze dell’Ordine grazie al sistema di telecamere della città di Frosinone. Non si tratta di un atto propriamente vandalico ma del gesto di un cittadino che – non ne conosco i motivi – ha imbrattato la statua di Norberto Turriziani con il proprio sangue”.
Nella serata di ieri il ragazzo sarebbe stato fermato. Stando a quanto trapelato, ancora sporco di sangue, si sarebbe introdotto in un negozio della parte bassa del capoluogo per rubare della merce. I Carabinieri lo avrebbero a quel punto condotto in Caserma e, dopo le formalità di rito, denunciato all’Autorità Giudiziaria. Sono attesi provvedimenti nelle prossime ore.