Serie B – Il mister giallazzurro Leandro Greco commenta con queste parole la vittoria per 3-2 sul Cesena, la prima allo ‘Stirpe’ e la prima sotto la sua gestione.
“Sono soddisfatto perché ho visto gioia nei ragazzi. Quando parlavamo di partita della svolta, secondo me c’è stata con il Pisa però poi il risultato condiziona. Questo gruppo sta dando tanto e meritava il successo. Sono contento per tutti quanti: città, curva, presidente, direttore”, esordisce l’allenatore.
“La squadra è stata tosta sia con il Pisa che nel primo tempo contro la Cremonese. Però con il Palermo e le altre squadre siamo stati competitivi ma ci sono mancati quei 3 punti che danno forza. Quelli raccolti oggi non sono tre punti figli del caso, la prova odierna è frutto del lavoro fatto in queste settimane. Ai ragazzi do tempo stasera per godersi la meritata vittoria, da domani si pensa a Cosenza. A parte dopo il gol di Cremona la squadra ha sempre tenuto botta in crescendo. Ha messo un tassello in più”, prosegue Greco.
“La scelta del rigorista è stata mia perché ho voluto dare responsabilità al capitano. Marchizza ha grandi margini di miglioramento da leader perché è giovane. In questi momenti qui si cresce da leader e ho pensato a lui”. Quindi su Canotto aggiunge: “Gigi è l’emblema da quando sono arrivato io. Non ho preclusioni per nessuno. Ho scelto di pancia, non era questa la formazione e l’ho cambiata perché ritenevo fosse più giusto lui per questa partita. Per me sono tutti importanti e cerco di sfruttarli al meglio”.
“I ragazzi sono stati capaci di ribaltare una situazione complicata perché si è ricreata connessione con l’ambiente e la gente. Quando analizziamo le gare, noi valutiamo i numeri. Abbiamo creato già i presupposti per far segnare gli attaccanti nelle scorse partite ma non ci eravamo riusciti. Oggi abbiamo capitalizzato quanto costruito, sono contento”.
Il tecnico conclude la conferenza con una riflessione sul pubblico: “Ieri ho parlato di missione, perché per me di missione si tratta. Non si compie in un giorno e in questa missione c’è l’energia della gente. Senza di loro mi riesce difficile pensare di poter portare a termine un’operazione del genere. La gente capisce di calcio e sa quanto la squadra dia tutto in campo”.