Con l’approvazione del collegato al Bilancio della seduta di mercoledì, alla Pisana si è definitivamente sbloccato l’ingorgo di provvedimenti di carattere finanziario (evasi nelle ultime sedute anche Defr e Consolidato) che era stato determinato dalle tensioni tra Forza Italia ed il resto degli alleati della coalizione che sostiene il presidente Francesco Rocca. Se quindi l’attività amministrativa sembra tornata alla normalità, la situazione politica resta tesa, visto che il coordinatore di Forza Italia Lazio, Claudio Fazzone, attende ancora una risposta alla richiesta di riequilibrio in esecutivo che tenga conto della crescita del gruppo consiliare azzurro da 3 a 7 componenti. Prima del voto regionale in Umbria ed Emilia Romagna la premier Giorgia Meloni ed il ministro Antonio Tajani avevano deciso di mettere in “congelatore” la crisi del Lazio e di “frizzare” tutti i protagonisti. Da allora niente più assenze dei forzisti dalle riunioni di giunta, di commissione e consiliari. Ma il problema politico resta intatto, a dieci giorni di distanza dai risultati deludenti per il centrodestra, mentre il canone Rai ha visto complicarsi i rapporti già non idilliaci tra alleati. Il possibile riassetto della giunta Rocca resta quello di cui si è più volte parlato nei retroscena e riguarda l’attribuzione a Forza Italia di due deleghe pesanti: quella all’Urbanistica che verrebbe sottratta al leghista Pasquale Ciacciarelli e la vice presidenza, a rinunciare alla quale dovrebbe essere indotta Roberta Angelilli che ovviamente resterebbe con le sue deleghe allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione. Anche perché sul terzo assessorato o sui passaggi di mano della presidenza dell’assemblea della Pisana sembrano esserci resistenze che appaiono oggi pressoché insuperabili. Ma stavolta una soluzione potrebbe arrivare davvero nella giornata di domenica primo dicembre, quando dorebbe tenersi – secondo ambienti regionali – un faccia-a-faccia tra la presidente del Consiglio, il leader nazionale di Forza Italia e lo stesso Rocca. Il riserbo – dopo tante fumate nere delle più varie riunioni politiche sull’argomento – appare comprensibile.
“Tacchino induttivista” e perdita di copie: scintille Rocca-Repubblica
Il presidente del Lazio, intanto, appare decisamente nervoso visto e considerato che – nel corso della seduta del 26 novembre – parlando delle notizie su alcune infermiere in graduatoria per l’assunzione ed in gravidanza, alle quali Asl e aziende ospedaliere avrebbero chiesto via pec di procrastinare l’entrata in servizio a dopo il parto, ha attaccato duramente il quotidiano La Repubblica. “Purtroppo è capitato solo una volta e me ne dispiaccio – ha premesso -; ma negli altri casi emerge il metodo di lavoro che quel giornale ha, che a me ricorda il “tacchino induttivista” di Popper. Che non fa una bella fine per le modalità di procedere: perché le querele arrivano ed è dovere del giornalista verificare. (…) Ma poi, senza verifica, sparge veleno con un metodo che porta il giornale a perdere copie con una velocità che mi dà gioia”. Apriti cielo. Il cdr del quotidiano ha emesso una nota: “Il presidente del Lazio Francesco Rocca ieri ha utilizzato la sede istituzionale del Consiglio regionale per un inqualificabile attacco al nostro giornale a causa di alcuni articoli da noi pubblicati e a lui sgraditi. Rocca si è detto felice di sapere che perdiamo copie, facendo intendere di bramare la nostra chiusura; nel farlo si è avventurato in una tragicomica lezione di giornalismo che tradisce la propria concezione di stampa come un soggetto non libero ma al servizio della politica”.
Denuncia forzista sulle 17 proposte di legge non calendarizzate
Tornando al clima in maggioranza, una nota dei consiglieri regionali azzurri del Lazio, Fabio Capolei e Roberta Della Casa sui lavori della Commissione Sanità ha raccontato qualcosa in proposito: “Come gruppo Forza Italia, abbiamo ben 17 proposte di legge, a vario titolo, in attesa di essere calendarizzate nella VII commissione, quindici delle quali presentate prima di quella affrontata nella seduta odierna. Nei prossimi giorni scriveremo al presidente Aurigemma per chiedergli il perché non riusciamo a trattare le nostre proposte di legge”. Michela Califano ed Emanuela Droghei – consigliere regionali Pd – non si sono fatte sfuggire l’occasione per affondare il loro coltello: “Sono mesi che lo ribadiamo in ogni occasione. Mesi che manifestiamo il nostro rammarico e tutta la nostra frustrazione per la paralisi che ha colpito non solo la commissione sanità ma l’intera amministrazione regionale. Ferme in commissione sanità ci sono anche le nostre proposte sull’Endometriosi o sugli ‘Infermieri di famiglia e di comunità’ per fare un esempio. Come ferme sono decine di proposte dei colleghi di opposizione. Forza Italia non fa altro che confermare ciò che purtroppo è ormai sotto gli occhi di tutti. Questa legislatura non è mai partita. Si è bloccata sul nascere. Sabotata dalle lotte intestine a questa maggioranza iniziate il giorno dopo l’insediamento del Presidente Rocca e mai cessate”.
L’emendamento Righini su Alta Tuscia Natura alla fine è stato stralciato
Intanto il presidente dell’assemblea ha convocato una nuova seduta ordinaria del Consiglio per mercoledì 4 dicembre alle ore 14. All’ordine del giorno la nomina dei membri del Collegio dei revisori dei conti ai sensi delle norme relative alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell’organizzazione degli uffici e dei servizi della regione. L’ultima seduta alla Pisana aveva visto approvare con con 25 voti a favore e 3 contrari, la Proposta di legge n. 170 del 30 luglio 2024, concernente: “Misure per la semplificazione, modifiche a leggi regionali varie e disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti col Governo”, il famoso Collegato al Bilancio. Parliamo del via libera a 85 articoli che contengono nuove disposizioni e numerose modifiche a leggi regionali in vigore, su quasi tutti gli ambiti di competenza della legislazione regionale. È stato stralciato l’articolo 23 sulla costituzione del Sistema di Gestione Alta Tuscia Natura fortemente voluto dall’assessore al Bilancio Righini e che aveva provocato malumori e contrarietà in Forza Italia ed in porzioni di Fratelli d’Italia: sarà predisposta una proposta legislativa ad hoc.