Oltre venti vittime dall’8 maggio ad oggi e decine e decine di sopravvissuti. Parliamo dei numeri dei suicidi e dei tentati suicidi registrati in provincia di Frosinone negli ultimi mesi. Un’emergenza sociale e sanitaria che va affrontata con ogni strumento possibile. Ignorare il problema, fingere che questa emergenza non esista non è la soluzione. Appare ormai evidente alla luce dei numeri registrati. Numeri che sono persone: figli, figlie, madri, padri, sorelle, fratelli, nipoti, nonni, amici. La più giovane delle vittime aveva appena 16 anni ed oltre la metà dei suicidi registrati in questo semestre conta giovani tra i 20 ed i 40 anni.
Con l’obiettivo di accendere i riflettori sul tema, il prossimo sabato 30 novembre, alle ore 16:00, presso il Centro Sociale di Vicalvi, in Via Delicata, si terrà un Convegno intitolato “Suicidio, cambiare la narrazione per abbattere il silenzio e lo stigma sociale”. L’evento, organizzato dalle Acli di Frosinone con il Patrocinio del Comune di Vicalvi e della Provincia di Frosinone, ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità locale sulle cause e le strategie di prevenzione del suicidio, promuovendo un cambiamento profondo nella narrazione pubblica e affrontando senza reticenze lo stigma sociale che ancora circonda questo delicato tema.
Al Convegno parteciperanno esperti di rilievo, le cui competenze ed esperienze arricchiranno il dibattito, offrendo spunti per una riflessione approfondita e per la definizione di azioni concrete di prevenzione. Saranno, infatti, presenti il Colonnello Gabriele Mattioli, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, il Dott. Filippo Morabito, Psichiatra e già Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Frosinone, e il Dott. Serafino Pontone Gravaldi, Pediatra e membro della Direzione Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri. Un ulteriore contributo significativo arriverà anche da Don Antonio Lecce, parroco di Posta Fibreno. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Roberta Di Pucchio, Condirettore del nostro quotidiano che da mesi porta avanti una battaglia sul tema, in difesa dei diritti e della dignità delle vittime e dei loro familiari.
L’evento rappresenta un’occasione fondamentale per costruire una rete di supporto tra le istituzioni locali, le forze dell’ordine e i professionisti della salute, con l’obiettivo di sviluppare azioni efficaci contro il suicidio e per sostenere le persone in difficoltà. L’incontro è aperto alla cittadinanza e a tutti coloro che desiderano approfondire questi temi cruciali per la salute mentale e il benessere sociale. La partecipazione è un passo importante verso il cambiamento culturale necessario per superare il silenzio che ancora avvolge il suicidio e per promuovere una maggiore consapevolezza e solidarietà.