Ladri seriali di olive, dalle piante alle cassette pronte per il frantoio: raccolto razziato

Ad Alatri, Tecchiena e nel sorano, sono quattro i casi segnalati relativamente al furto di olive: un bottino facile e redditizio

Nonostante le circostanze generino anche un pizzico di ilarità rispetto ad episodi obiettivamente paradossali, sono diverse le segnalazioni in tal senso. Ad Alatri in particolar modo, tre le vicende che si accomunano nella dinamica del “furto”, una quarta nel territorio del sorano. Perché di furto si tratta in effetti. In località Fontana Scurano ed in altre due distinte zone a Tecchiena, i ladri si sono recati sui poderi adibiti alla coltivazione degli ulivi ed hanno ripulito le piante dai frutti. Su uno dei terreni razziati, grossomodo tutti pianeggianti, c’erano circa 100 alberi, carichi. Insomma, un bel raccolto in ogni singola circostanza. I proprietari, residenti in contrade distanti da dove si trovano i possedimenti depredati, se ne sono accorti solamente quanto hanno raggiunto i campi per iniziare la raccolta. Un’amara sorpresa, che ha generato rabbia e sconforto ma anche un dubbio, condiviso dalle famiglie derubate: possibile che nessuno abbia notato niente? Ovviamente qualcuno ha chiesto ai confinanti ma, trattandosi di estensioni di terreni nelle cui immediate prossimità non ci sono abitazioni, le vaghe risposte date non hanno fornito alcuna indicazione utile. In un caso c’è stato anche chi ha salutato “i ladri” intenti nella mal azione, notando che erano almeno in sei, lavoravano su piante diverse, con abbacchiatori e rastrelli per facilitare la raccolta, si sono sottratti alle domande della nonnina che faceva un sopralluogo su un terreno poco più in là, senza proferire risposte. La signora ha pensato che fossero operai per conto dei legittimi proprietari, ha anche riferito a suo figlio il quale, ovviamente, non ha dato peso all’episodio.

Nel sorano, invece, sono state sottratte ben 42 cassette di olive, ripulite anche dalle foglie, pronte per essere trasportate al frantoio: circa 11 quintali che avrebbero dovuto fruttare intorno ai 150 litri di ottimo olio evo, secondo le previsioni della proprietaria. Se si pensa che il prezzo “ragionevole” del così definito “oro verde” della terra Ciociara varia dai 12 ai 15euro a litro! Il raccolto era frutto dell’impegno di due nuclei familiari che avevano lavorato alacremente nel weekend di Ognissanti. L’accaduto si è verificato in pieno giorno, quando a casa non c’era nessuno: le cassette erano sistemante dinanzi l’abitazione per essere trasferite al frantoio ma, al rientro della proprietaria che era andata a prendere un veicolo idoneo al trasporto, in prestito da un amico, la donna ha ritrovato il garage ripulito. Si pensa che si sia trattato di un dispetto “studiato”, operato da chi sapeva nel dettaglio ed ha approfittato della situazione con estrema facilità, aspettando solo il momento opportuno: della serie “il piatto è servito”.

Purtroppo in tutti e quattro i casi ha prevalso la rassegnazione, la stramba logica del “che ti metti a fare”, nessuna denuncia alle Forze dell’ordine quindi. Seppur incomprensibilmente, i proprietari si sono arresi dinanzi alla sopraffazione di coloro che, senza scrupoli, ormai trovano terreno fertile per prevaricare sugli altri. E nei casi riportati i manigoldi hanno proprio approfittato di un bottino facile, quest’anno la resa degli ulivi si può definire davvero considerevole.

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Sara Pacitto
Sara Pacitto
Sara Pacitto, giornalista pubblicista, da 8 anni collabora con diversi quotidiani digitali, tra le più prestigiose testate giornalistiche della provincia, corrispondente per la cronaca locale, politica, attualità, salute, approfondimenti. Ha curato le Pubbliche Relazioni per alcuni importanti eventi come anche è stata Responsabile della Comunicazione per conferenze e convegni ed in occasione di Campagne Elettorali.

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