Scopriamo che il Castello dei Conti, bene comune della città di Ceccano, è stato location di una sorta di “festa privata”. Organizzata da comuni cittadini, quali Stefano Gizzi e Mario Tiberia, con la partecipazione del consigliere comunale di maggioranza Pasquale Bronzi e qualche loro amico fedele”. Lo evidenzia il Coordinamento politico ‘Il Coraggio di Cambiare’
“Agli ospiti, seminaristi tradizionalisti, è stata offerta una bella cena seduti. La sala del castello trasformata in ristorante. Considerata la riservatezza in merito a tale iniziativa e l’assenza, ad oggi, di delibere di giunta riguardanti una eventuale concessione del Castello, è evidente che si tratti di “uso privato”, gratuito, di bene pubblico. Ricordiamo le tariffe salate, per iniziative presso il nostro maniero, riservate a privati ed associazioni. Tariffe, tra l’altro ultimamente “adeguate” a detta degli amministratori, in realtà aumentate per fare cassa, a nostro parere”.
“Ricordiamo, anche, che a nessun cittadino è permesso di organizzare cene e banchetti. Questa amministrazione per l’ennesima volta, e in modo sfacciato e plateale, utilizza un bene pubblico come se fosse una sua proprietà privata. Stessa storia per il teatro Antares, concesso con patrocinio comunale solo ad alcuni. Riteniamo inaccettabile questo modo di agire e lo condanniamo fortemente”.
“Chi amministra una città, non ne è padrone e chi gestisce la cosa pubblica dovrebbe farlo secondo principi di uguaglianza e trasparenza. Principi sconosciuti al sindaco Caligiore, alla giunta comunale e alla attuale maggioranza consiliare. Soggetti che, attraverso una interpellanza dei nostri Consiglieri Comunali, dovranno risponderne pubblicamente”.