Frosinone – Casi di scabbia anche a Frosinone. Dopo quelli accertati nelle scorse settimane in un istituto scolastico di Sora e in diverse scuole del Cassinate, anche nel capoluogo si registrano episodi analoghi. Nella giornata di ieri, da un noto istituto d’istruzione superiore di Frosinone, hanno informato gli studenti della presenza di casi di scabbia a scuola. Nessun provvedimento, al momento, sarebbe stato adottato, almeno stando alla comunicazione giunta agli alunni. Ma tra ragazzi e famiglie serpeggia la paura.
Un’affermata dermatologa della provincia, nei giorni scorsi, ha comunicato sui suoi profili social professionali di aver visitato alcuni giovani che hanno contratto la malattia e per questo ha invitato a prendere decisioni e ad adottare un approccio terapeutico di massa per evitare la diffusione.
“La scabbia – ha spiegato dai suoi canali web il medico specialista – è un’infezione cutanea altamente contagiosa causata da un parassita microscopico, il Sarcoptes scabiei, un acaro che scava gallerie sotto la pelle per deporre le uova. La scabbia provoca un intenso prurito e lesioni cutanee, e può diffondersi rapidamente in ambienti affollati, come scuole, ospedali e case di cura. I sintomi principali della scabbia includono: prurito intenso, soprattutto di notte, eruzioni cutanee con piccole vesciche o noduli, spesso localizzate tra le dita, sui polsi, gomiti, ascelle, vita, genitali e caviglie. Le lesioni causate dal grattarsi possono infettarsi. Nei casi più gravi, può svilupparsi una condizione chiamata scabbia crostosa (o scabbia norvegese), caratterizzata da croste spesse e una carica parassitaria molto elevata.
La scabbia si trasmette attraverso il contatto diretto prolungato con la pelle di una persona infetta. Può essere trasmessa anche attraverso la condivisione di vestiti, lenzuola o asciugamani contaminati. La diagnosi di scabbia si basa generalmente sulla clinica, qui sintomi e sull’esame dermatoscopico delle lesioni cutanee. Il trattamento per la scabbia prevede l’uso di farmaci per uso topico (crema) o sistemico (compresse) che uccidono gli acari. Tutti i membri della famiglia e i contatti stretti devono essere trattati, anche se non manifestano sintomi, per prevenire nuove infezioni. Inoltre, è necessario lavare a temperature elevate biancheria da letto, vestiti e asciugamani usati nei giorni precedenti il trattamento, oppure posizionarli in sacchi di plastica scura, per circa una settimana.
Per prevenire la diffusione della scabbia – ha aggiunto l’esperta – è necessario evitare il contatto diretto con persone infette. È una delle poche terapie che funziona veramente. Lavare frequentemente abiti e biancheria. Trattare tempestivamente tutti i contatti familiari o stretti. In caso di infezione in comunità (scuole, case di cura), è importante segnalare il caso per permettere un controllo rapido dell’epidemia. La scabbia è facilmente curabile con il trattamento adeguato, ma la diagnosi e il trattamento tempestivo sono fondamentali per evitare la diffusione ad altre persone. Se si sospetta di avere la scabbia, è importante consultare un medico per confermare la diagnosi e iniziare il trattamento il prima possibile”.