La nomina di Fabio Tagliaferri il fedelissimo ciociaro di FdI alla presidenza di Ales Spa, la principale società di servizi culturali del Ministero, è tornata al centro del dibattito politico. Nonostante l’incarico, assegnato lo scorso 1° febbraio 2024, il tema continua a sollevare polemiche, alimentate dal Question time in Senato di oggi, 10 ottobre.
A guidare lo scontro è Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che già il mese precedente aveva espresso perplessità sulla nomina e ora appare deciso a mantenere alta l’attenzione su questa vicenda.
Cosa è successo durante il “Question Time” al Senato?
Durante la seduta, Renzi ha rivolto una domanda provocatoria al nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli: “Questa presidenza è stata assegnata per merito o per amichettismo, come penso io?”. Le critiche di Renzi sembrano inserirsi nel solco delle scelte dell’ex ministro Sangiuliano, che dopo la polemica legata al caso Boccia hanno visto accendersi i riflettori su tutte le nomine fatte durante il suo mandato. Tra queste spicca quella di Fabio Tagliaferri, considerata da Renzi come una decisione poco trasparente. Il punto centrale della contestazione riguarda il profilo di Tagliaferri, ritenuto inadeguato a ricoprire un ruolo di tale rilevanza. Renzi, nel suo intervento contro il ministro Giuli, ha affermato: “Il suo predecessore Sangiuliano ha scelto una persona con un curriculum impresentabile e ridicolo, priva di esperienza manageriale; e quello che ci vende sul curriculum è ‘robetta’”. Successivamente, il leader di Italia Viva, ha poi sottolineato che l’incarico che ha avuto Tagliaferri come assessore ai Servizi sociali per Fratelli d’Italia a Frosinone non ha alcuna attinenza con la presidenza di Ales Spa.
Ma qual è il Curriculum di Fabio Tagliaferri?
Laureato in Economia e Commercio, è attivo nel Consiglio comunale di Frosinone dal 1998, ricoprendo il ruolo di assessore ai Lavori pubblici dal 2012 e di vicesindaco dal 2017. Parallelamente, Tagliaferri è anche imprenditore e gestisce tre società: una di assicurazioni e due nel settore del noleggio auto.
La risposta del ministro Giuli
Il ministro Giuli, però, non si è lasciato intimidire dalle accuse. Nella sua replica, ha difeso la legittimità della nomina, ricordando che Ales è una società pubblica soggetta alla disciplina del decreto legislativo 175 del 2016, che garantisce criteri di trasparenza, pubblicità e imparzialità nel reclutamento del personale. Giuli ha poi aggiunto una stoccata: “Ho l’impressione che questa polemica sia più un chiacchiericcio interessato che una vera dialettica costruttiva”.
La questione sembrava essersi raffreddata nelle scorse settimane, ma il question time ha riacceso i riflettori sul caso. Resta da vedere se questa nuova ondata di polemiche troverà presto una conclusione, o se continuerà ad animare il dibattito.