Frosinone – Odissea per un cittadino residente nella parte alta del capoluogo. L’uomo, proprietario di un terreno agricolo sul quale insiste un uliveto, si è rivolto ad un noto studio legale per chiedere un risarcimento danni ad Acea. “A seguito di una gravissima perdita di acqua da un pozzetto di vostra proprietà – si legge nella Pec inviata dall’avvocato alla società che gestisce il servizio idrico – il terreno del mio assistito è diventato completamente allagato e impraticabile. Ciò sta causando gravi danni alle numerose piante di ulivo presenti sullo stesso terreno”.
Nel mese di maggio 2024, come ricostruito dal legale, sul terreno in questione, venne effettuato un sopralluogo da parte dei tecnici incaricati da Acea. Gli stessi accertarono la perdita denunciata dall’uomo ma, ad oggi, nulla sarebbe stato ancora risolto. A quattro mesi di distanza, stando a quanto racconta il cittadino, nessuna risposta e zero interventi per ripristinare lo stato dei luoghi e, così, le sue 50 piante di ulivo sono ormai seriamente compromesse.
Era l’11 giugno scorso quando l’avvocato inviava la Pec ad Acea Ato 5 avvertendo che: “In difetto, decorsi invano giorni quindici dal ricevimento della presente, sarò costretto a tutelare i diritti del mio assistito nella competente sede giudiziaria, come da mandato già conferito”. Il 2 luglio lo stesso studio legale inviava un sollecito alla società ma, anche in questo caso, non sarebbero arrivate risposte.
La vittima delle solite lungaggini ora è disperata e sta valutando di denunciare il caso anche ai Carabinieri. “Non è possibile che dopo quattro mesi io non abbia avuto risposte, non è possibile che stia subendo questo danno senza che interessi nulla ai responsabili”, commenta amareggiato.