“Sali su”, Vi Skin canta la sua battaglia contro l’ansia e il peso delle parole inopportune

Il nuovo singolo della cantautrice ciociara è nato da un attacco di panico che lei stessa ha dovuto affrontare

Ci sono momenti nella vita in cui il silenzio diventa l’unico rifugio, l’unica cura. “Sali su” (PaKo Music Records), il nuovo singolo di Vi Skin, è il racconto di uno di quei momenti, nato da un attacco di panico che ha lasciato nell’anima dell’artista cicatrici invisibili ma profondissime. È in quei minuti interminabili che la cantautrice ciociara designata dalla stampa come una delle più belle voci del panorama musicale italiano al femminile ha trovato la forza di trasformare la sua sofferenza in musica, dando vita ad un brano che è al tempo stesso un rifugio e un grido, un invito a comprendere senza giudicare. Ascolta su Spotify.

Reduce dall’incredibile esibizione alla festa per la seconda stella dell’Inter a Milano – dove lo scorso giugno ha emozionato migliaia di tifosi cantando “Amore Incondizionato” e “Ho scelto di vincere” -, Vi Skin regala un ulteriore assaggio della sua versatilità con un pezzo in cui la solitudine diventa una compagna fidata, un porto sicuro in cui risanare le ferite lasciate dalla superficialità altrui. Sin dall’apertura, «Nella solitudine trovo la mia dimensione, fonte di guarigione», diretta e incisiva, “Sali su” si configura come il ritratto in note di tutti coloro che nella vita hanno imparato a proteggersi, a ritirarsi dentro di sé per ritrovare un equilibrio perso tra le parole mal calibrate di chi non ha saputo dimostrare empatia.

La canzone denuncia, con la disarmante leggerezza di chi ha imparato ad essere forte per evitare di soccombere, come giudizi mascherati da consigli, per altro non richiesti, e sguardi che comunicano più di mille parole possano influire negativamente sulle fragilità degli altri: «Non volevo la tua stupida opinione, solo un po’ di comprensione mi avrebbe pulito il cuore». Un richiamo sentito e commovente a riflettere sull’importanza del silenzio quando non si ha nulla di utile da dire, nulla che possa contribuire a confortare o a migliorare la situazione delle persone a noi vicine, e di quanto a volte sia preferibile l’assenza delle parole rispetto a quelle che possono ferire ulteriormente.

Il ritornello, con l’evocativa metafora della giostra – «La mia testa è una giostra, la più pericolosa che io conosca, ti va di salire su?» -, ci trascina nel vortice emotivo di Vi Skin e di chiunque abbia mai sentito il peso della propria mente, un luogo in cui è facile perdersi se non si è pronti ad affrontare il proprio riflesso. La giostra diventa il simbolo delle paure, delle ansie, un oceano in tempesta dominato da continue oscillazioni tra alti e bassi, ove ogni giro ci spinge più a fondo nelle zone inesplorate del nostro sentire, sfidandoci a mantenere stabilità ed armonia mentre tutto intorno sembra crollare. La traccia è una chiamata a salire su quella giostra, ad entrare in un mondo di meravigliose fragilità senza sapere dove porterà, consapevoli che solo chi ha il coraggio di affrontare il proprio riflesso potrà davvero comprendere l’importanza di questo viaggio. Non solo un ingranaggio da cui si innescano movimento e caos, ma anche uno specchio dei turbamenti che si agitano sotto la superficie; “Sali su” è tutto questo, ma soprattutto un appello a comprendere e a non giudicare, a lasciare a terra preconcetti e timori. È un’avventura nella regione più pura e delicata nostra anima, un luogo in cui è facile smarrirsi, ma anche un’opportunità per ritrovarsi.

Trasformare la solitudine in un messaggio di forza

«Ho scritto “Sali su” – dichiara Vi Skin – in un momento in cui l’ansia era diventata una compagna di vita indesiderata, e ho capito quanto sia devastante quando chi dovrebbe sostenerti, invece, ti ferisce con parole non pensate. Questo brano è il mio modo di dire basta a quella superficialità e di cercare un angolo di pace nella solitudine. Ho voluto trasformare quella solitudine in un messaggio di forza, perché a volte è proprio quando ci isoliamo che troviamo la nostra vera voce.»

Con questa nuova release, accompagnata dal videoclip ufficiale diretto da Federica Di Pasquale che verrà presentato in anteprima nazionale su Sky TG24 nel corso delle prossime settimane, Vi Skin non ci dona solo una canzone da ascoltare, cantare e nella quale immedesimarci, ma un vero e proprio percorso di resilienza. L’artista ha scelto di affrontare le sue ansie e le sue insicurezze non fuggendo, ma trasformandole in musica. Ogni parola del testo è un passo verso la guarigione, una carezza che incoraggia a non temere la propria vulnerabilità, ma a riconoscerla come parte essenziale del processo di crescita. In questo cammino interiore, le parole diventano strumenti di riflessione, un’occasione unica per riscoprire la propria luce interiore.

“Sali su” non si limita a raccontare, ma esorta tutti noi a fare un balzo in avanti, ad entrare nel mondo altrui con rispetto e attenzione, a non temere la fragilità che abita nei nostri cuori, ma a riconoscerla e accoglierla. Vi Skin ha trasformato la sua solitudine in forza, e con questo brano ci indica la via per fare lo stesso, chiedendoci di salire su quella giostra con coraggio, consapevoli che solo affrontando le nostre paure possiamo davvero guarire.

Chi è la cantautrice di Esperia

Vi Skin, pseudonimo di Sofia Pelle, è una cantautrice italiana classe 1993. Nata ad Esperia, nella meravigliosa Ciociaria, si avvicina alla musica a soli 7 anni, anche grazie alla zia, pianista, che dopo averle fatto ascoltare il capolavoro beethoveniano “Per Elisa” e percependo l’inclinazione della nipote allo strumento, suggerì ai genitori di iscriverla ad un corso di musica. Così, Vi Skin iniziò la sua formazione artistica: prima la tastiera elettronica, poi, il canto. L’attitudine al canto venne notata dalle sue insegnanti della scuola primaria, che le consigliarono di prendere parte anche ad un corso di canto, corso che però, decise di abbandonare poco dopo. Ma l’amore per la musica non l’ha mai abbandonata ed è così che, all’età di 13 anni, iniziò a comporre i suoi primi testi, intraprendendo anche lo studio del pianoforte da autodidatta, trovando il giusto equilibrio tra passione, impegno, leggerezza e divertimento.

Raggiunta una nuova consapevolezza di se stessa ed una maturità artistica frutto di diverse esperienze personali e formative, nel 2020 pubblica i suoi primi tre brani – “Sei solo musica”, “Do You Feel Me?” e “La chiamano società” – e ad inizio 2021 firma con Pako Music Records, sublabel di Visory Records, una realtà dinamica e frizzante, sempre attenta alle nuove leve del panorama musicale italiano. A Marzo dello stesso anno approda su tutte le piattaforme digitali “Nei Guai”, un brano intimo e profondo, che avvolge l’ascoltatore in un delizioso abbraccio musicale, lontano dallo spazio tempo e vicino solo alla parte più intima e profonda di ciascuno di noi. Pochi mesi più in là, è il turno di “Scusa” e, l’anno successivo, nell’estate 2022, di “Amore Incondizionato”, un inno d’amore e fede per i colori nerazzurri e, ad una più attenta analisi, anche al potere di unione delle inclinazioni e delle passioni umane, come l’Arte e lo Sport. Il brano, giunto ai ragazzi della Curva Nord di Milano che hanno invitato l’artista a cantare per loro, è arrivato anche alle orecchie della label PurpleMix, con cui Vi Skin ha firmato un contratto discografico che le ha consentito di iniziare una proficua collaborazione con Walter Babbini, musicista e produttore discografico già per Zucchero, Fabrizio Moro, Gemitaiz ed altri. Con la sua voce cristallina, in grado di accarezzare le parole e le corde dell’anima di chi l’ascolta, Vi Skin è una delle più promettenti cantautrici italiane del panorama musicale italiano.

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