Arpino – La nostra redazione lo aveva annunciato con un articolo già ad inizio agosto: con una nota ufficiale è la stressa Amministrazione Comunale dell’ente arpinate a confermare la soluzione per le classi di studenti dell’IIS “Tulliano” del Liceo Classico, Liceo Scientifico ed Odontotecnico. Ricordiamo che la struttura dell’ex ospedale Santa Croce, che ospita i tre distinti indirizzi, sarà a breve interessata da lavori per l’adeguamento sismico per cui il plesso non sarà fruibile per qualche mese. In queste ultime settimane, in diverse occasioni, le parti interessate si sono riunite in un tavolo tecnico per confrontarsi sulla destinazione più opportuna ed ospitale per gli alunni in primis e poi per il personale scolastico al completo. Coordinati dal vicesindaco di Arpino, ing. Massimo Sera, con ponderazione è stata valutata ogni possibile alternativa: l’intenzione, sin dal principio, è stata quella di individuare una allocazione ottimale nel centro storico della Terra di Cicerone oppure immediatamente limitrofa. Così come si legge nella nota ufficiale «Le scuole di Arpino restano ad Arpino…e tornano in centro! È stato sempre questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale da quando l’Amministrazione provinciale di Frosinone ci ha chiesto la disponibilità di una sede per ospitare provvisoriamente i ragazzi del “IIS Tulliano” allocati nell’ex ospedale Santa Croce, dovendo in questo immobile effettuare lavori di adeguamento sismico».
Con il comunicato si spiegano anche tutte le opzioni vagliate: «Sono stati eseguiti diversi sopralluoghi con i rappresentanti della provincia e della scuola, diverse le riunioni per trovare soluzioni condivise. Un’ipotesi prospettata è stata quella di allocare una parte degli studenti al terzo piano dell’Istituto Comprensivo “M.T. Cicerone” in via Vittoria Colonna ed una parte in uno stabile in località Vuotti. Ma questa soluzione è stata scartata per motivi logistici, si sarebbero verificati problemi di viabilità in via V. Colonna, anche in previsione dell’imminente inizio dei lavori presso l’edificio di fronte, e lo stabile in località Vuotti avrebbe probabilmente determinato l’allontanamento dei ragazzi in altre sedi scolastiche più comode. Altra ipotesi valutata è stata quella di utilizzare gli ambienti della fondazione “Umberto Mastroianni”, ma anche qui sono state considerate difficoltà di viabilità oltre alla carenza di spazi idonei, peraltro con la necessità di lavori di adeguamento difficilmente realizzabili dall’Amministrazione provinciale nei tempi previsti.
La decisone migliore: «Poiché molti ragazzi e molti genitori ci hanno chiesto di non dividere le classi e fare tutti gli sforzi per far stare insieme gli studenti, oltre alla necessità di avere a disposizione edifici sicuri e facilmente raggiungibili, ci siamo convinti, a seguito di attente valutazioni, a proporre l’attuale sede comunale, edificio che risponde a tutti i requisiti richiesti. Adeguato sismicamente qualche anno fa, ultimamente oggetto di lavori di efficientamento con coibentazione delle pareti esterne, nuovi infissi e nuovo impianto di illuminazione e di riscaldamento, possibilità di ingressi separati e alcune aule accessibili a disabili, in quanto prive di barriere architettoniche. Abbiamo eseguito dei sopralluoghi con l’RSPP e dirigenti dell’IIS Tulliano e con il dirigente dell’edilizia scolastica dell’amministrazione provinciale e, dopo aver avuto l’assicurazione della fattibilità dell’allocazione di tutte le venti aule dei Licei Classico e Scientifico con limitati interventi di adeguamento di servizi igienici, è stato deciso il trasferimento delle dette scuole presso il palazzo comunale, mentre le tre classi dell’IPSIA (Odontotecnico) saranno trasferite nell’immobile che ospita l’ITIS.
Firmato il verbale d’intesa è stato necessario formalizzare tutti gli atti amministrativi per attivare la convenzione tra gli enti coinvolti. Come spesso capita le scelte importanti lasciano trapelare indiscrezioni, lamentele e fantasiose ricostruzioni, ma noi abbiamo pensato ad agire e lavorare per rendere fattibile il progetto, teso a salvaguardare il nostro patrimonio scolastico. I ragazzi che frequentano i licei sono circa 350, a cui va aggiunto tutto il corpo docente e non docente per un totale di circa 400 persone: così facendo abbiamo mantenuto le scuole ad Arpino, in un immobile cui effettuare piccoli interventi di adeguamento e per di più al centro del paese. Parte degli uffici comunali saranno trasferiti presso la sede del Palazzo Sangermano, anche per rivitalizzare un’edificio che già in passato aveva ospitato la sede comunale, riattivando il parcheggio ed il parco che potranno tornare ad essere fruibili dall’intera cittadinanza. Con l’RSPP del Comune abbiamo illustrato ai dipendenti i lavori che saranno eseguiti per rendere gli uffici pienamente operativi e per garantire le condizioni di sicurezza e vivibilità.
La nota conclude con alcune inconfutabili considerazioni: «In situazioni di criticità come questa, e con il rischio concretissimo di vedere il liceo di Arpino trasferito ad Isola del Liri o in paesi limitrofi, una comunità matura e responsabile deve fare la propria parte e avere uno spirito di adattamento per preservare e valorizzare il vero patrimonio culturale di Arpino che sono le scuole, da sempre eccellenza nel panorama regionale e nazionale. Noi, come Amministrazione comunale, l’abbiamo fatto lavorando alacremente ed in silenzio, anche visto il poco tempo a disposizione!».