Notte di fuoco quella appena trascorsa in provincia di Frosinone. Dal tardo pomeriggio di ieri si sono registrati numerosi incendi, da piccoli fuochi di sterpaglie a roghi più vasti che non hanno risparmiato i monti della Ciociaria.
L’incendio più esteso si è registrato ad Amaseno, nella zona del Vallone Semisuga. Le squadre dei Vigili del Fuoco hanno lavorato senza sosta e senza alcun risparmio di energie fino a questa mattina. Le fiamme, che hanno devastato ettari ed ettari di vegetazione, rischiavano di raggiungere almeno tre abitazioni. Tre case, tre famiglie e decine di capi di bestiame sono stati salvati dai caschi gialli che sono riusciti a domare il vasto incendio evitando che raggiungesse l’agglomerato abitato della zona. Ore ed ore di duro lavoro reso ancor più difficile dalla condizioni climatiche di questi giorni che alimentano gli incendi.
Altro vasto fronte del fuoco ad Alatri sulla montagna che sovrasta la zona Badia. Fiamme visibili dalle abitazioni distanti chilometri. Anche in questo caso i Vigili del Fuoco si sono adoperati per salvare il salvabile ma la mano criminale dell’uomo, negli ultimi dieci giorni, puntuale come ogni estate, è tornata a colpire devastando la fauna e la flora dei nostri monti e mettendo a rischio l’ecosistema.
In un mese numero di incendi superiore di quattro volte quello dello scorso anno
Nel Lazio è record di incendi. Dal 15 giugno alla metá di luglio sono in tutto 991 i roghi che hanno colpito la regione, 4 volte in piú rispetto ai 234 che si sono verificati nello stesso periodo dello scorso anno. Una situazione che, alla luce del caldo intenso e dell’assenza di precipitazioni, rischia di peggiorare. Sono i dati elaborati dalla sala operativa della Protezione civile del Lazio e, come sempre, tra le province storicamente più colpite, spicca Frosinone accompagnata da Latina.