Nonostante le dinamiche di questa truffa siano ben note, purtroppo ancora tante persone cadono nel raggiro, in particolar modo gli anziani, sempre in buonafede, si lasciano “convincere” dai furfanti, alle volte cedono all’inganno anche con consapevolezza: per il timore di generare reazioni ostili, sborsano il denaro richiesto pur di liberarsi dei balordi che insistono. Le modalità sono le stesse, una tattica semplice ma efficace: il truffatore simula che il suo specchietto retrovisore esterno sia stato danneggiato al passaggio dell’auto in movimento della vittima, pretendendo poi il risarcimento del danno con soldi contanti per evitare la denuncia all’assicurazione. In caso di ritrosia da parte dell’ignaro malcapitato solitamente il reo alza il tono di voce, accusandolo per la sua guida incauta, al fine di soggiogare il poveretto e farsi consegnare il denaro. Spesso i delinquenti agiscono con dei complici.
È accaduto nel pomeriggio di ieri ad Isola del Liri, in zona Borgonuovo, vittima un 80enne che transitava per strada alla guida del suo veicolo quando è stato raggiunto e costretto a fermarsi: l’individuo asseriva che lui fosse fermo e che l’anziano lo avesse urtato per cui lamentava il danno allo specchietto laterale della sua auto. Solamente a quel punto il malcapitato si è reso conto di avere il retrovisore esterno danneggiato. In una manciata di secondi si è accostato un altro veicolo il cui conducente sosteneva di aver assistito alla scena e confermava la responsabilità dell’80enne. Il tentativo di estorsione è fallito perché l’uomo, parecchio scaltro, non si è lasciato convincere: ha proposto di fare il CID, dicendo di non avere soldi con se, e contestualmente ha chiamato suo figlio il quale, a sua volta, ha immediatamente avvisato i Carabinieri. Alla riluttanza della vittima che continuava a proporre di compilare il modulo della constatazione amichevole, i truffatori non hanno perso tempo. Purtroppo quando sono arrivati sul posto i furfanti si erano dileguati a bordo dei rispettivi veicoli, una Fiat Punto ed un Suv grigio della Ford. L’anziano si è diretto ad un ricambista di Sora per sostituire il suo specchietto e gli operatori lo hanno informato che, negli ultimi giorni, già altre tre persone si erano rivolte alla rivendita per lo stesso motivo, raccontando episodi identici.
Le forze dell’ordine raccomandano di prestare attenzioni a circostanze sospette e segnalare puntualmente gli episodi: è importante che le persone vengano informate circa il rischio di essere raggirati in situazioni similari. È bene diffidare di chiunque chieda o pretenda del denaro in contanti, da versare sul momento, e rivolgersi sempre e prontamente a qualcuno che saprà tutelarci, che sia anche un parente. Si ricorda che il reato di truffa è punito con la sanzione prevista ed un periodo di reclusione che varia da sei mesi a tre anni. La pena aumenta con la reclusione da uno a cinque anni se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’Autorità oppure in modo da approfittare di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.