Contro le “furbate” delle società energetiche e le modifiche unilaterali scorrette dei contratti di fornitura, parte una petizione online per chiedere al Governo di imporre il ripristino in bolletta del costo unitario di luce e gas, essenziale per garantire trasparenza agli utenti e bloccare i comportamenti scorretti degli operatori. A lanciare la raccolta firme è Consumerismo No Profit che ha pubblicano una petizione su Change.org (https://www.change.org/p/vogliamo-il-costo-unitario-di-luce-e-gas).
Da mesi le società dell’energia stanno comunicando ai propri clienti modifiche unilaterali delle condizioni economiche, ossia sensibili aumenti delle tariffe praticate, comunicazioni però che avvengono spesso in modo sibillino, ad esempio attraverso mail che l’utente può dimenticare di leggere o messaggi che sembrano contenere informazioni pubblicitarie – spiega Consumerismo – Così i clienti si ritrovano da un mese all’altro a pagare bollette molto più salate, non avendo esercitato il diritto di recesso nei tempi previsti, per il semplice fatto di non essere stati messi adeguatamente in condizione di comprendere le modifiche praticate. Proprio per contrastare simili scorrettezze e garantire maggiore trasparenza in bolletta, è stata lanciata la petizione online volta ad aiutare i consumatori a comprendere facilmente quanto stanno pagando realmente per l’energia e il gas che utilizzano, attraverso la reintroduzione in bolletta del costo unitario complessivo del kWh di luce e del metro cubo di gas.
“Questa voce fino a qualche anno fa era presente sulle bollette, ma la stessa Arera l’ha eliminata – spiega il presidente Luigi Gabriele –. Per questo con la petizione chiediamo al Governo di imporre ad Arera il ripristino del costo unitario, essenziale per la trasparenza e la giustizia economica nelle bollette degli italiani”. – Fonte Consumerismo No Profit –