Una mattinata ‘immersa’ nelle acque benefiche della solidarietà. Un pieno d’amore e di partecipazione. Una organizzazione impeccabile, tre ore di dibattito-spettacolo. Le luci della ribalta accese sullo stadio ‘Benito Stirpe Psc Arena’ per l’evento dedicato alla Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. Il Club giallazzurro – con il direttore Marketing & Comunicazione Salvatore Gualtieri, i suoi collaboratori e l’avvocato Marika Gimini in qualità di responsabile dei progetti Experience – da oltre un anno lavora di concerto con l’Associazione ‘Scopriamo l’Autismo’ per l’organizzazione di questo evento. In prima fila il Provveditorato agli Studi di Frosinone, il Convegno dei direttori generali delle Amministrazioni Universitarie (Codau), l’Associazione Culturale Medicina e Frontiere, le associazioni ‘Siamo Delfini’ e ‘Anche Noi Frosinone’.
Una collaborazione proficua che, grazie all’impegno sul campo del presidente dell’associazione Emanuele Federici e del vice presidente Margareth Martino, ha permesso di sviluppare con il Frosinone Calcio la prestigiosa manifestazione – alla quale hanno aderito le massime autorità locali e nazionali – all’interno del progetto ‘Experience solidale’.
Oltre 2.000 persone presenti, tantissimi i ragazzi e gli insegnanti arrivati per l’occasione dalle Scuole della provincia ciociara, da quelle dell’hinterland di Roma e dalle zone confinanti della Campania. Oltre alle diverse Associazioni che operano nell’ambito specifico del disagio. Per la Società giallazzurra presente il presidente Maurizio Stirpe e il tecnico giallazzurro Eusebio Di Francesco che non ha voluto mancare ad un appuntamento da tempo in agenda. Madrina dell’evento l’attrice Stefania Sandrelli. Anche la presenza dell’attore-regista Neri Marcorè. A condurre la lunga kermesse la giornalista di Rai Tgr Lazio, Isabella Di Chio. Parterre de roi in Tribuna autorità con la presenza e gli interventi del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, della sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, del presidente dell’ISS Rocco Bellantona, dell’assessore regionale Massimiliano Maselli. E ancora gli interventi del sindaco del Capoluogo, Riccardo Mastrangeli, del prefetto Ernesto Liguori, del questore Domenico Condello. Hanno partecipato all’evento Maria Luisa Scattoni dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Massimiliano Maselli, Assessore servizi sociali della Regione Lazio.
L’evento si è aperto alle 10.15 tra l’entusiasmo e sulle note della notissima Gangnam Style del rapper sudcoreano Psy. A dettare i tempi degli interventi la giornalista Rai, Isabella Di Chio, che ha chiamato sul palco il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe: “Questo stadio è stato concepito anche e soprattutto per accogliere eventi di questo genere. Avere ospitato un evento di questa importanza mi porta a dire che siamo innegabilmente cresciuti. Oggi voglio ringraziare i compagni di viaggio di questa iniziativa, un applauso agli ideatori Andrea Rossi, direttore generale e amministratore delegato dell’Università ‘Campus Biomedico’ e Alessandro Danieli della Fisiodanieli. Le loro Associazioni insieme al Frosinone Calcio hanno permesso di organizzare un evento come questo. E poi un ringraziamento a tutte le autorità presenti: il sindaco Riccardo Mastrangeli, il Prefetto Ernesto Liguori e l’amico ministro Andrea Abodi che ci onora della sua amicizia. Averlo qui è grazie alla grande amicizia che ci unisce. E ringrazio i ragazzi presenti: lo spettacolo di partecipazione che abbiamo davanti ai nostri occhi ci fa dire che sempre maggiormente si assume grande consapevolezza del tema specifico. Per quanto ci riguarda saremo sempre vicini a questa Associazione, al loro fianco”.
A seguire c’è stato l’intervento del presidente dell’Associazione ‘Scopriamo l’Autismo’, Emanuele Federici: “Permettetemi di rivolgere un grande ringraziamento a noi di tutti noi al presidente Stirpe che ci ha permesso di organizzare l’evento in questo stadio. Parlare di autismo in uno stadio è qualcosa che per noi sarebbe stato impensabile. Voi ragazzi siete il nostro futuro”.
Sul palco il primo cittadino del Capoluogo, Riccardo Mastrangeli: “Frosinone ha sempre uno sguardo solidale, quanto vediamo oggi ne è una conferma. Il grande applauso mi corre l’obbligo chiederlo per il presidente Maurizio Stirpe che ha sempre un occhio particolare ed attento all’inclusione sociale. La nostra Comunità ha un livello di attenzione molto alto sui temi della solidarietà”.
Subito dopo l’intervento di Azzurra Mottolese, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Provveditorato agli Studi di Frosinone: “Noi che lavoriamo nel settore scolastico sappiamo benissimo cosa significhi essere a contatto quotidianamente con questa realtà specifica. E tutto l’interesse al quale stiamo assistendo fa immensamente piacere a noi operatori che ci occupiamo delle problematiche nel quotidiano”.
Il questore di Frosinone, Domenico Condello, è sempre molto presente e attivo al fianco del Frosinone Calcio in virtù di un rapporto di collaborazione tra Club e Istituzioni: “L’integrazione è alla base dei princìpi di legalità e il presidente Stirpe si fa portavoce di questi valori e ideali. La Questura è sempre molto vicina alle iniziative di prossimità e di integrazione che propongono la legalità. Si pensa che la Polizia per ottenere la sicurezza debba solo reprimere i reati. La sicurezza e la legalità si impongono con i valori, con l’integrazione e con la disponibilità verso il prossimo. E questo di oggi è un grande segnale che si dà alla collettività”.
La parola al Prefetto Ernesto Liguori: “Oggi assistiamo ad una bella iniziativa che rafforza la consapevolezza e la conoscenza sul tema e ci induce a spingere verso l’eliminazione di qualsiasi principio di discriminazione. L’evento di oggi credo che richiami fortemente i princìpi costituzionali e il principio di uguaglianza per il quale non dobbiamo essere tutti uguali ma che tutti dobbiamo avere gli stessi diritti. La realtà dell’autismo va valorizzata in maniera adeguata”.
È la volta di Andrea Rossi, del Campus Biomedico di Roma: “Nelle Università quello che cerchiamo di fare è portare la conoscere di un tema che ci dà una grande opportunità: valorizzare la cultura dell’amore. L’applauso più grande deve andare ad Emanuele Federici e Margareth Martino che sono l’esempio vivente di come debba prevalere sempre l’amore. Queste due persone sono state capaci di organizzare tutto quello che vedete, proviamo ad immaginare cosa potremmo fare tutti insieme”.
Il ministro Andrea Abodi è un amico ante litteram del presidente Stirpe, come ha detto lui stesso. Tra i pressanti impegni di Governo non ha voluto mancare all’appuntamento di Frosinone, un tuffo nella solidarietà: “Il presidente Stirpe è riuscito a fare in questo stadio quello che aveva in mente nei suoi intenti: ha trasformato l’impianto in un elemento pulsante della collettività. Questa è una giornata di allenamento per le coscienze, è una giornata che ci onora, permette di essere al fianco delle persone con autismo e alle loro famiglie. Complimenti alla Regione Lazio per l’impegno fattivo che sta dimostrando sul problema. Il nostro obiettivo è cercare di restituire il sorriso a queste bellissime persone”.
È la volta di Maria Lusa Scattoni dell’ISS: “E’ importante dare l’assistenza alle persone che ne hanno bisogno per migliorare la qualità della vita. L’inclusione parte dalla presenza costante al fianco di chi ci chiede un aiuto”.
L’assessore Regionale Massimiliano Maselli ha portato anche il saluto del Governatore del Lazio, onorevole Rocca: “Il mio primo pensiero va ad Emanuele e Margareth per quanto hanno saputo organizzare. L’evento di oggi ci dà la conferma che il grado di conoscenza e di consapevolezza del tema stia progressivamente aumentando. La Regione Lazio sta realizzando il piano regionale organico sull’autismo con l’assistenza immediata alle famiglie. La prossima settimana eleggeremo il garante dei disabili, possiamo dire che stiamo lavorando con una visione strategica. Ogni 55 bambini, 1 è colpito dallo spettro dell’autismo: è un dato che non dobbiamo mai dimenticare”.
È la volta di una emozionatissima Stefania Sandrelli, grandissima icona del Cinema italiano: “Ogni iniziativa di questo tipo riguarda tutti noi. Ringrazio per l’ospitalità che mi avete dato, mi dà gioia e immenso sostegno. Lo spettro dell’autismo ha una moltitudine di positività e va comunque sostenuto da tutti noi”.
Emozionata ma con una tempra di ferro, leonina nello stadio dei Leoni: la vicepresidente Margaret Martinoha presentato il giovanissimo Francesco Sparagna. Semplicemente un genio, un ragazzo spigliatissimo che ha saputo spiegare con grande capacità attenzione il ‘suo’ problema.
Il ‘duetto’ ha presentato il primo panel, “Dialogo sull’autismo con una persona autistica”: “Il nostro obiettivo – ha raccontato la dottoressa Martino – è semplicemente quello di farvi conoscere l’autismo. Oggi facciamo prima a dirvi cosa non è l’autismo: non è una malattia ed allo stesso non è una condizione semplice per chi la vive e per le persone che sono al suo fianco. Sapete l’immagine più accostata ad un bambino autistico? Una bolla, che abbiamo qui al nostro fianco. Ma non dobbiamo associare l’autismo ad una bolla affettiva”.
Il clou della mattinata è rappresentato dal tecnico del Frosinone, Eusebio Di Francesco, intervistato da alcuni ragazzi, 5 per l’esattezza, con lo spettro dell’autismo ma con una fantastica voglia di far sentire la loro voce. Atleti paralimpici e aspiranti giornalisti. Di tatto e difesa sensoriale si è parlato infatti nel panel “Un limite per le attività sportive ed il ruolo dello sport – Intervista ad uno sportivo, e non solo”, protagonista l’allenatore e questi splendidi ragazzi di “Anche noi Frosinone”.
Il primo a prendere il microfono è Alessandro D’Ambrogio, che è andato subito al cuore della mattinata: Mister, è contento di essere con noi oggi? “Io sono onorato di essere qui con voi. Lo sport al di là del gesto tecnico aiuta la socializzazione. E noi possiamo fare una cosa: essere sempre vicini a questi ragazzi. Personalmente io ho già vinto. Il loro sorriso per me è una vittoria”.
Quindi Tommaso Abbate, la sua è una domanda da cronista esperto. Sintetica e al nocciolo del problema: Mister Di Francesco, per lei è più difficile giocare a calcio o allenare i calciatori? “E’ meglio essere protagonisti in campo perché riesci a mettere dentro la partita tutte le tensioni. I calciatori determinano sempre le fortune degli allenatori”.
Andrea De Filippo dà dimostrazione di studiare già da giornalista: Mister, secondo lei le regole nel calcio sono poche o sono troppe? “Le regole sono tante, molti magari non le conoscono tutte. Però debbono esserci per migliorare questa disciplina. A mio parere va trovato un equilibrio ad esempio nell’uso dei social che condizionano la nostra vita e quindi anche dei nostri ragazzi”.
E quindi l’eclettico e simpaticissimo Mattia Gravina, semplicemente un trascinatore: Mister le è piaciuto oggi sentir parlare di autismo in uno stadio? La sa una cosa? Ho i brividi accanto a lei… e grazie a tutti voi! “Gli stadi sono casa mia. Oggi la mia vita è in questo stadio, il mio obiettivo è farlo rimanere nella categoria che merita. E incrociamo le dita tutti”.
Isabella Di Chio ha presentato subito dopo Gabriele Berti, ragazzo autistico che farà l’esame di maturità con una tesina sul Frosinone Calcio. Gabriele ha consegnato a Di Francesco un piccolo dono.
L’evento è quindi proseguito con uno show e le coreografie di Gianmarco Caruso, Mattias Nigiotti e Mattia Fasan. Per affrontare l’argomento del gusto e dell’olfatto “Strani sensi poco coordinati”, un dialogo con genitore autistico che vedrà sul palco Eleonora Casta.
“Vista e udito, i sensi più caotici” il titolo del terzo panel, un dialogo artistico e un’esperienza sensoriale condotta con i “Baroque Flowers”, che ha visto sul palco il conduttore televisivo Filippo Bisciglia, Pamela Camassa, modella e showgirl e i ragazzi dell’associazione “Siamo Delfini, impariamo l’autismo”.
Il gran finale con Neri Marcoré che ha raccontato attraverso il suo ultimo film e precedenti esperienze cinematografiche il problema della sindrome di ‘Asperger’: “La cosa più bella è stato il riscontro che ho avuto anche da ragazzi con lo spetro dell’autismo e dalle loro famiglie. Ed è stata una grande gratificazione. Mi sono calato nei ruoli anche con la lettura, l’accurata documentazione sul problema che mi hanno aiutato certamente nell’interpretazione dei personaggi. Sono felice di essere qui, la solidarietà per eventi di questo tipo mi troverà sempre in prima fila anche per la mia presenza nella Lega del filo d’oro con Renzo Arbore”.
Paola Binetti, psichiatra e senatrice, presidente del comitato scientifico Medicina e Frontiere, e di Pietro Ferrara, ordinario di pediatrica generale e specialistica, presidente del comitato scientifico ScopriAmo l’Autismo, hanno chiuso l’Evento del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’: “Da qui siete bellissimi – le parole della senatrice Binetti rivolte agli oltre 2.000 presenti – ed è stato fantastico stare qui con voi. Questa mattinata ha lasciato in noi emozioni intense che attecchiranno col tempo nella sensibilità di tutti noi”. “Ho imparato più oggi che su 100 pagine di libri – gli ha fatto eco il professor Ferrara -. Pesate a quante volte vi hanno isolato ed escluso, quello di oggi è un passaggio di inclusione vero. Mentre venivo qui pensavo al Frosinone, la squadra della città che gioca in questo stadio e che ha come colori il giallo e l’azzurro: il giallo che identifica la felicità, l’azzurro che rappresenta la creatività. Abbiamo abbattuto tutte le barriere. Grazie a tutti voi”. L’amore vince sempre. E al ‘Benito Stirpe-Psc’ Arena autismo, inlusione e amore hanno camminato mano nella mano. Un grande messaggio al mondo.