Ceccano – Domenica pomeriggio, presso il Caffè Letterario Sinestesia, si è tenuto il primo appuntamento del “Dovere dell’Alternativa”. Una serie di iniziative, lanciate dalla Federazione Pd di Frosinone e dalla consigliera regionale Sara Battisti, per dare un’alternativa ai governi di destra. Erano presenti, oltre al segretario Fantini e alla consigliera Battisti, l’on. Matteo Orfini, il presidente del Pd Lazio, Francesco De Angelis e il segretario regionale Daniele Leodori.
“Non possiamo arrenderci all’idea che la Regione e il Paese siano governati da una delle destre peggiori di sempre”, è stato il commento di Fantini cui è seguito quello della Battisti: “L’alternativa alle destre di governo si costruisce riallacciando i nodi del dialogo con tutte le forze alternative e con i tanti mondi che hanno già scoperto il bluff di Meloni al governo nazionale e di Rocca alla guida della Regione Lazio”. Parole che non sono andate giù all’Assessore all’Ambiente del Comune di Ceccano e dirigente di FdI, Riccardo Del Brocco.
Del Brocco al vetriolo
“Provo a riassumere: il partito democratico ha deciso di aprire le sue assemblee dei circoli partendo da Ceccano. La nostra città. A loro dire “l’esempio più chiaro del governo Meloni e Rocca sui territori”. Per me questo è un vanto, come lo è essere tra i protagonisti della metamorfosi politica di questa città che è passata da Roccaforte rossa a Contea dei Patrioti. – Ha commentato Riccardo Del Brocco – Ma guardateli bene: perché oggi, nelle contrade, tra i giovani, tra la gente normale hanno perso aderenza, posizioni, credibilità e voti? Perché a Ceccano, una città particolare, con un taglio fortemente sociale, elettoralmente le hanno prese, le prendono e prenderanno ancora, più che altrove, proprio da una destra identitaria e di popolo? Lo storytelling direbbero quelli bravi sta tutto qui, in queste foto”. – Ha argomentato De Brocco pubblicando sui social una serie di immagini che ritraggono storici scioperi e lotte accomunati grottescamente a quelle dell’appuntamento di domenica scorsa ed a frame del video di Albino Ruberti che scatenò un terremoto politico non solo in provincia.
“Dalle lotte per la terra in difesa degli agricoltori, dalle lotte sindacali in difesa dei lavoratori nelle fabbriche…siamo passati ad una scarsa decina di signori impomatati che, in un bel pomeriggio di marzo, non hanno un’idea migliore che vedersi in un caffè letterario e tra thè caldo e profumo di biscottini al burro, vengono a darci lezioni di buona politica, di soluzioni per la nostra città, ma soprattutto, paradosso dei paradossi, quelli dell’”inginocchiati”, “ti sparo in bocca”, “ti ammazzo”, vengono a dare a noi dei bulli. Sarebbe tutto fantastico, se non fosse vero. Cari ex compagni, prossimo appuntamento da Bulgari? E mi raccomando: continuate così!”. – Ha chiosato il dirigente di Fdi.