Dopo le commemorazioni e gli eventi già organizzati dal 10 al 13 settembre a Fiesole, dove avvenne il loro martirio, ed il 15 settembre a Cervaro, che ha dato i natali al Car. M.O.V.M. Vittorio Marandola, anche la Città di Sora si prepara ad onorare i tre Carabinieri tra cui il figlio di questa terra, il Car. M.O.V.M. Alberto La Rocca, nato il 30 gennaio del 1924 in c.da Campopiano.
Sora li ricorda il prossimo 24 settembre con una serie di eventi promossi dall’Amministrazione Comunale, dai Comandi Carabinieri della Compagnia di Sora e del Provinciale di Frosinone e dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Sora e Frosinone, che si svolgeranno durante la giornata.
La storia dei tre Eroi, dei tre giovani Carabinieri, è una storia di estremo altruismo, una storia densa di patriottismo, certamente, ma altrettanto densa dell’amore per gli altri, per persone che non facevano parte della loro cerchia di interessi, della loro cerchia di parentele, un amore che li ha portati a donare tutto. Si consegnarono la mattina del 12 agosto 1944 ai comandanti tedeschi in cambio della vita di 10 cittadini di Fiesole già condannati a morte se i Carabinieri non si fossero presentati.
Il ricordo
Il Comandante Generale dell’Arma Gen. di C.A. Teo Luzi, nel ricordarli, racconta “Avevano vent’anni o poco più, Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, ed in quell’agosto di ottanta anni fa in cui la vita li pose di fronte alla scelta più ardua: salvare se stessi, lasciando che dieci ostaggi fossero fucilati da nazisti… oppure immolarsi sull’altare di un iniquo sacrificio, permettendo a dieci innocenti di conoscere quello che loro non avrebbero saputo mai: cosa significa invecchiare. Scelsero la seconda opzione, i tre militari che la storia ricorda come i Martiri di Fiesole. Lo fecero <<a testa alta>>…
Si consegnarono nella consapevolezza che quelle 10 persone credevano in loro, credevano che non li avrebbero abbandonati che non li avrebbero lasciati morire, una consapevolezza sicuramente coltivata in quella Caserma dove, giovanissimi, hanno sentito tante e tante volte parlare di amor di patria, di servizio, di sacrificio, di soccorso fino anche e soprattutto quando tutte le loro energie erano destinate alla lotta contro l’oppressore tedesco, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
La storia
“Alla fine del mese di luglio del 1944 gli Alleati si accingevano a liberare Firenze, nelle cui strade le forze della Resistenza locale già contrastavano con le armi il ripiegamento dei tedeschi. Era il momento per i militari della Stazione di Fiesole, impegnati clandestinamente nella lotta ai nazisti, di unirsi alle formazioni partigiane operanti nel capoluogo toscano per contribuire all’insurrezione popolare. Quando i tedeschi vennero a conoscenza che la Stazione Carabinieri di Fiesole era stata chiusa e che i suoi componenti si erano uniti agli insorti, minacciarono di fucilare dieci ostaggi, catturati a caso tra la popolazione del piccolo borgo fiorentino, se i militari di quella Caserma non si fossero presentati immediatamente. I Carabinieri La Rocca, Sbarretti e Marandola raccolsero l’ultimatum e, il 12 agosto di quell’anno, si recarono al comando tedesco di Fiesole, affinché gli ostaggi venissero liberati. I dieci innocenti vennero così rilasciati, mentre i tre giovani Carabinieri vennero fucilati subito dopo. Il Martirio di Fiesole è da ricordare come episodio, forse unico nella storia, di consapevole coscienza di una sorte tragica, affrontata dai tre uomini con unanime determinazione. A guerra conclusa, alla Memoria dei tre militari venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.”
Le celebrazioni
La manifestazione, nella sua intera articolazione, in realtà è già iniziata con due importanti iniziative. La prima vede il coinvolgimento degli Istituti di Istruzione della città di Sora in un concorso riservato alle classi 5^ Primaria, 3^ secondaria di I grado e 2^ secondaria di II grado, sul tema: “Il Sacrificio dei Martiri di Fiesole, del Carabiniere M.O.V.M. Alberto La Rocca, tributo alla forza e alla nobiltà dello spirito umano, faro di speranza e di ispirazione per le generazioni future”. La seconda, con l’esposizione nei locali lungo il corso cittadino di una mostra “diffusa” dell’artista Daniela Nardelli (http://www.danielanardelli.it/biografia.html), che ha collocato le proprie opere “dedicate” all’Arma dei Carabinieri e che saranno visibili fino al 24 settembre quando, sperando che le condizioni metereologiche lo permetteranno, verranno esposte in Piazza Santa Restituta di Sora.
Proprio la mattina del 24 settembre alle ore 09,00, presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore “Cesare Baronio”, Sora in Via Ludovico Ariosto n. 1, con la partecipazione degli istituti scolastici coinvolti, ci sarà la proiezione del Film per la TV prodotto da Rai Fiction “A Testa Alta – I Martiri di Fiesole”. Successivamente gli alunni delle scuole sorane avranno la possibilità di interagire con il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, il Colonnello Gabriele Mattioli, e con il Sindaco della Città di Sora, il Dott. Luca Di Stefano, sulle tematiche emerse durante la proiezione dei Film, al termine del quale, verranno esaminati gli elaborati dei ragazzi che hanno partecipato al concorso.
Nel pomeriggio, alle ore 17,00 ci sarà presso il monumento al Car. M.O.V.M. Alberto La Rocca presente nel cimitero di Sora la cerimonia militare per la deposizione di una corona di alloro che, in successione, avverrà anche presso la Caserma della Compagnia Carabinieri di Sora che è appunto intitolata al Carabiniere Martire.
A concludere la ricorrenza, in Piazza Santa Restituta il Concerto della prestigiosa Banda dell’Arma dei Carabinieri ovvero nella chiesa di Santa Restituta in caso di condizioni avverse. La Banda, orchestrata dal Maestro Vice Direttore Magg. Massimiliano Ciafrei, intratterrà i graditi ospiti .
Tanti eventi quelli proposti per ricordare il Car. M.O.V.M. Alberto La Rocca ed i Martiri di Fiesole, nella convinzione, che le divise che indossano i Carabinieri oggi sono intessute dei sacrifici fatti da tanti, anche questi tre giovani italiani, del loro esempio e non abbiamo altro modo di rendere loro onore che ricordandoli.