Oltre sessantacinquemila studenti affronteranno domani il test nazionale per l’iscrizione alla Facoltà di Medicina. Un appuntamento importante vista la grave carenza di medici amplificata dalla recente epidemia.
A tal proposito, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Frosinone, Fabrizio Cristofari, augura agli studenti di affrontare le prove con serenità, sottolineando, però, quanto l’attuale sistema che prevede il numero chiuso sia anacronistico e, in linea con il Presidente della Federazione Nazionale dei Medici, auspica che vengano modificati i criteri di accesso alla Facoltà di Medicina, favorendo una corretta programmazione che valorizzi le vocazioni e le inclinazioni degli studenti, rivedendo i criteri del numero chiuso.
L’Ordine auspica un percorso che parta dagli ultimi due anni della scuola superiore e vada nella direzione che gli Ordini hanno già ampiamente sperimentato con i Licei a Curvatura Biomedica.
Il nostro Ente ha dato la sua disponibilità alla prosecuzione e all’ampliamento delle attività per un nuovo percorso triennale, sia con l’Istituto già coinvolto che con un gli ulteriori Istituti che verranno individuati nei prossimi giorni dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
L’Ordine dei Medici di Frosinone, infatti, ha aderito al progetto del Ministero dell’Istruzione e della Federazione Nazionale dei Medici, attivando dall’anno scolastico 2019/2020 il “Percorso triennale di potenziamento-orientamento Biologia con curvatura biomedica”, con il Liceo Scientifico “Sulpicio” di Veroli. Medici indicati dall’Ordine hanno tenuto lezioni con gli studenti per verificarne le inclinazioni e gli interessi verso il mondo scientifico, ottenendo soddisfacenti risultati.
Cristofari, conclude, evidenziando come resti ancora incerto il futuro dei laureati che non hanno potuto completare il corso di studi attraverso la specializzazione. “Quindi – dichiara Fabrizio Cristofari – bisogna eliminare l’imbuto formativo aumentando il numero di posti nelle scuole di specializzazione, dando così la possibilità a tutti i giovani laureati di poter completare il ciclo di studi”.