Oggi, 25 aprile, in Italia ricorre il settantasettesimo l’anniversario della Liberazione, noto anche come festa della Liberazione. Una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile, per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, avvenuta nel 1945.
La celebrazione venne istituita nel 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che questa data dovesse essere festa nazionale. Sebbene l’occupazione nazista e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, si scelse il 25 aprile come data simbolo perché proprio quel giorno, nel 1945, coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.
La data del 25 aprile come festa della Liberazione fu fissata in modo definitivo con la legge 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo.
Da quella data, ogni anno, in tutte le città italiane – specialmente in quelle decorate al valor militare per la guerra di liberazione- vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria dell’evento.
Tra gli eventi del programma della festa della Liberazione c’è il solenne omaggio, da parte del Presidente della Repubblica italiana e della massime cariche dello Stato al sacello del Milite Ignoto, con la deposizione di una corona d’alloro, all’Altare della Patria, in ricordo dei caduti e dei dispersi italiani nelle guerre.