2 giugno, Festa della Repubblica: il messaggio di Mattarella

Una giornata nazionale istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana a seguito del Referendum del 1946

Oggi, 2 giugno, si celebra la Festa della Repubblica Italiana. Una giornata nazionale istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana. La data, non a caso, è quella del referendum istituzionale del 1946 con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di stato tra monarchia o repubblica dare al paese.

Il referendum fu indetto al termine della Seconda guerra mondiale, qualche anno dopo la caduta del fascismo, il regime dittatoriale che era stato sostenuto dalla famiglia reale italiana per più di 20 anni.

Oggi, come ogni anno, si svolgerà il consueto cerimoniale della manifestazione organizzata a Roma con la deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e una parata militare su via dei Fori Imperiali.

Festa della Repubblica: il messaggio di Mattarella

Sono trascorsi 76 anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia.

“L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale. Oggi, mentre il Continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, la comunità nazionale, nella Festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche”. – Aggiunge il capo dello Stato-

Il ruolo dei Prefetti, che operano come laboriosi attori di unità e di coesione sociale, è, ancora una volta, cruciale. Nei compiti di garanzia delle libertà civili – prosegue Mattarella -, come nell’impegno per la tutela della legalità e della sicurezza, nel costante confronto con gli enti locali e nell’azione di mediazione sociale, nella gestione dei fenomeni migratori come delle emergenze, i Prefetti si pongono quali interlocutori essenziali del sistema delle autonomie e della società civile“.

“Nei diversi contesti territoriali, nelle articolazioni della Repubblica, di fronte a sfide inedite e complesse, come quella dell’emergenza sanitaria e delle ripercussioni economiche e sociali delle crisi internazionali, gli amministratori locali e i pubblici funzionari sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con accresciuto spirito di servizio e con l’obiettivo di offrire soluzioni tempestive ed efficaci“.- Aggiunge ancora il capo dello Stato -.

“Nel rinnovare ai Prefetti e a tutti coloro che rivestono pubbliche responsabilità auguri di buon lavoro, con i sentimenti dell’apprezzamento della Repubblica per la loro azione, esprimo l’auspicio che la celebrazione del 2 giugno possa costituire per i cittadini una rinnovata occasione di riflessione sui valori costituzionali, ai quali ispirare il quotidiano contributo al servizio del Paese”, conclude Sergio Mattarella. 

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Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

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