BCC Roma, approvata la fusione con la Cassa Rurale dell’Agro Pontino: ok al Bilancio

L’assemblea dei soci ha approvato il Bilancio dell’esercizio 2023 ed ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale

“La fusione con la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino è un’operazione che si fonda su validi presupporti strategici e di governo aziendale e che si connota altresì per una chiara valenza commerciale e territoriale”. Così il Presidente della BCC di Roma Maurizio Longhi ha commentato l’esito dell’Assemblea dei soci della Banca, svoltasi presso la Fiera di Roma, che ha approvato il progetto di fusione con la consorella del Gruppo Bcc Iccrea. L’assemblea ha approvato anche il Bilancio dell’esercizio 2023 ed ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale per il triennio 2024-2026.

In coerenza con le motivazioni indicate dalla Autorità di Vigilanza nel provvedimento che ha autorizzato la fusione, l’operazione di aggregazione mira a valorizzare le competenze specifiche delle due banche, adottando strategie coerenti con le condizioni di mercato e le esigenze dei soci, sviluppando le finalità mutualistiche e adottando iniziative ESG nell’ottica di sostenere le imprese nel processo di transizione green. La Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino porterà all’interno della BCC di Roma le sue 14 agenzie, con 99 dipendenti e 2.700 soci.

“L’operazione di aggregazione – ha aggiunto Longhi – è una vera e propria unione con una banca dai solidi fondamentali e da sempre amministrata e gestita con grande rigore, correttezza e lungimiranza. Per entrambe le banche costituisce un progetto di ampio respiro, che tende a rafforzare la presenza del Gruppo Bcc Iccrea e della cooperazione di credito in un territorio di grandi potenzialità commerciali e di radicata tradizione mutualistica”.

Cariche sociali rinnovate e Bilancio approvato

L’Assemblea ha poi assunto un’altra importante decisione. Ha infatti rinnovato le cariche sociali per il prossimo triennio, ampliando – a seguito della fusione – la composizione del CdA a 13 componenti e approvando la lista di amministratori e sindaci presentata dal Presidente Maurizio Longhi.

Per quanto riguarda il Bilancio, al 31 dicembre 2023 la raccolta allargata della Banca capitolina si attesta a 15,4 miliardi di euro (+7,8% sul 2022), a testimonianza di come BCC Roma, sia pure in un contesto di concorrenza particolarmente elevato, continui ad essere un polo attrattivo e di fiducia per i risparmiatori. Positivo anche l’andamento degli impieghi, aumentati dell’1,5% per uno stock complessivo di quasi 10,2 miliardi.

L’utile netto ha raggiunto 95,4 milioni di euro ed è stato destinato principalmente al rafforzamento del patrimonio aziendale ed anche a fini di beneficenza e mutualità per rinnovare il sostegno del tessuto civico e sociale dei territori di appartenenza. I fondi propri al 31 dicembre 2023 hanno raggiunto l’ammontare di 940 milioni. Il Cet1 della banca è pari al 19,3%, largamente superiore ai requisiti prudenziali richiesti.

È migliorata ancora la qualità del credito: il rapporto tra crediti deteriorati e impieghi al netto degli accantonamenti è sceso dall’1,2% del 2022 allo 0,3%, con copertura delle sofferenze incrementata dal 92,4% al 99,5%.

Cesandri: “Confermata la nostra solidità”

Per il Direttore Generale BCC Roma Gilberto Cesandri, “si tratta di dati che confermano ancora una volta la nostra solidità e che continuano a premiare il nostro modo di fare banca, vicino ai territori dove operiamo. Numeri, che sono il frutto di un grande lavoro di squadra portato avanti dai nostri 1.500 dipendenti, donne e uomini quotidianamente impegnati al fianco delle nostre Comunità”.

Per quanto riguarda la politica sociale e gli interventi di solidarietà e sostegno ai territori, i 27 Comitati locali dei soci della Banca, che distribuiscono nelle aree di competenza il cosiddetto “budget sociale”, nel 2023 hanno erogato quasi 2 milioni di euro a fondo perduto per attività di beneficenza a parrocchie, enti di volontariato e associazioni e per eventi di promozione, per un totale di 2.300 iniziative sostenute. Negli ultimi 20 anni il budget sociale erogato a fondo perduto è stato complessivamente di 32 milioni di euro, a sostegno di circa 38mila interventi sui territori di riferimento.

BCC Roma, la più grande banca di credito cooperativo in Italia, è oggi presente in Lazio, Abruzzo, Veneto e Molise, per un totale di oltre 500 comuni di competenza e 182 agenzie. Conta 424mila clienti e 52mila soci, cresciuti del 14,6% rispetto al 2022. Negli ultimi 30 anni la compagine sociale è aumentata di quasi 18 volte.

L’Assemblea è stata anche l’occasione per ricordare i 70 anni dalla fondazione della Banca, nata in una zona periferica della Capitale nel 1954. Hanno preso parte all’evento circa 8mila persone in presenza e per delega, inclusi i soci veneti, in videocollegamento dall’Auditorium Alta Forum di Campodarsego.

La prima banca di Credito Cooperativo in Italia

La Banca di Credito Cooperativo di Roma è la prima banca di Credito Cooperativo in Italia. Fondata nel 1954 con il nome di Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Romano, opera nel Lazio, nell’Abruzzo interno, in Veneto e in Molise con 182 agenzie e oltre 150 servizi di tesoreria. I soci sono 52mila e i clienti 424mila. BCC Roma fa parte del Gruppo BCC Iccrea, il più grande gruppo bancario cooperativo italiano e il quarto gruppo bancario per totale attivo del Paese. Al 31 dicembre 2023 BCC Roma può contare su una raccolta allargata di 15,4 miliardi (+7,8% rispetto all’anno precedente) e impieghi alla clientela per 10,2 miliardi (+1,5%). La Banca vanta anche 940 milioni di Fondi propri e un Cet1 pari al 19,3%, largamente superiore ai requisiti prudenziali richiesti. La Banca nella sua attività si ispira ai principi fondanti della cooperazione, quali la mutualità e la solidarietà, che si concretizzano nell’orientamento al cliente e nel radicamento sul territorio di riferimento, contribuendo a promuovere il benessere delle comunità dove opera e il loro sviluppo economico e culturale attraverso un’attiva azione di responsabilità sociale.

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